TERAMO – Dall’ambiente alla sanità, dai problemi della viabilità provinciale fino alla riorganizzazione della macchina amministrativa. Sono questi alcuni dei dieci punti contenuti nelle linee di indirizzo programmatico di Renzo Di Sabatino in vista della elezioni di secondo livello che il 12 ottobre decideranno chi sarà il nuovo presidente dell’Ente di via Milli.
VIABILITA’, "APRIRE UNA VERTENZA CON STATO E REGIONE" – Un decalogo, quello del candidato del centrosinistra e capogruppo uscente Pd in Consiglio provinciale, che parte dal nodo della viabilità: “Né l’impresa, né il turismo, né la qualità della vita dei cittadini – scrive l’ex sindaco di Bellante – potranno essere rilanciate se non si affronta in maniera decisa la questione nodale della mobilità, cioè anzitutto del risanamento della rete viaria provinciale”. Risanamento che parte dall’apertura di una vera e propria vertenza, insieme ai Comuni, per chiedere a Regione e Stato i trasferimenti delle risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciale. “Da dieci anni né la Regione né lo Stato – attacca – hanno mantenuto i loro impegni. La nuova Provincia vanta numerosi crediti verso gli enti sovraordinati, insieme con i Comuni la prima azione sarà di aprire una vertenza per farsi restituire quanto tolto, e di studiare una razionale suddivisione del territorio provinciale per aree d’intervento, in maniera da procedere secondo priorità e con certezze determinate”. Strettamente collegato alla viabilità c’è la questione dei trasporti, per il quale Di Sabatino chiede “una programmazione più efficace attraverso le autorizzazioni e i controlli per il trasporto privato e un’unica gara per tutti i Comuni per il sistema del trasporto scolastico comunale”.
IL NODO DEI RIFIUTI – Altro grande tema del programma di Di Sabatino è la gestione del ciclo dei rifiuti: “Non esiste l’autonomia impiantistica – spiega – e pur a fronte di un alto livello di raccolta differenziata, che peraltro facciamo pagare assai salatamente ai cittadini, continuiamo a trasportare i rifiuti fuori provincia e fuori regione”. La sfida della nuova Provincia sarà dunque quella di unire tutti i Comuni per “per far ripartire un virtuoso ciclo di gestione dei rifiuti, mirando all’autosufficienza degli impianti di trattamento e smaltimento all’interno del territorio provinciale”.
SANITA’ E SCUOLA – Renzo Di Sabatino interviene poi anche sulla sanità e rilancia il progetto degli “Ospedali Riuniti Teramani” per “superare le difese particolari dei territori” e creare un “unico grande ospedale strutturato sui quattro plessi di Teramo, Sant’Omero, Giulianova e Atri, ciascuno con le proprie eccellenze e unicità accanto ai necessari servizi di emergenza ed assistenza territoriale”. Sul fronte della scuola (27 sono gli istituti superiori di competenza della Provincia) la proposta riguarda invece “un piano di riorganizzazione, accorpando laddove è necessario, e mettendo in comune strutture di servizio e strutture amministrative”.
PROVINCIA, SETTORI ACCORPATI E ROTAZIONE DEI DIRIGENTI – Infine la riorganizzazione dell’Ente Provincia, chiamata dal candidato di centrosinistra “a un salto di qualità nel segno dell’innovazione e della razionalizzazione dei costi”. Un risultato raggiungibile “non attraverso tagli lineari ma con la formazione, la riqualificazione del personale e la riorganizzazione e l’accorpamento dei settori”, l’applicazione del sistema della rotazione per la dirigenza “con meccanismi premianti legati ai risultati”. L’obiettivo, chiude Di Sabatino, sarà dunque quello di raggiungere “un’organizzazione più equa, più solidale e più motivata, determinata come le risorse per il personale sulla base delle esigenze della collettività e non più sottomessa alle vecchie logiche autoreferenziali e burocratiche”.