TERAMO – L’assemblea dei soci della Teramo Ambiente riunita oggi in seconda convocazione ha indicato il nuovo presidente: il commercialista Giovanni Mattucci. La nuova nomina si è resa necessaria visto la fumata nera del Ministero di Grazia e Giustizia che doveva concedere il nulla osta a Pierluigi D’Antonio, il cancelliere del Tribunale di Teramo, inizialmente designato dal sindaco Brucchi alla guida della municipalizzata. Mattucci, ex revisore del comune di Teramo, è espressione, sotto il profilo della progenitura politica, della lista civica che fa riferimento al consigliere regionale Mauro Di Dalmazio. Sempre per la parte pubblica è stato confermato invece, in qualità di consigliere, l’ingegnere nucleare teramano Pietro Bozzelli. responsabile tecnico della gestione dei rifiuti presso Lfoundry Srl di Avezzano La parte privata, in questo caso il custode giudiziario nominata dal tribunale di Catanzaro, Andrea Bonifacio, ha confermato nella sua presenza l’avvocato Luca Ranalli in qualità di amministratore delegato.
Brucchi: «L’azienda vale 4,5 milioni di euro». A margine dell’assemblea dei soci, il sindaco Maurizio Brucchi ha ricevuto la valutazione della società: «I commercialisti nominati qualche mese fa, uno per la parte pubblica, uno per la privata e un terzo arbitro, hanno rimesso la valutazione della società: è tra una forbice di 4 e 4,5 milioni di euro. Adesso – ha continuato il sindaco – bisognerà cominciare un percorso che vedrà un passaggio in un consiglio comunale straordinario e grazie alla disponibilità del commissario giudiziale Bonifacio, che io ringrazio per la disponibilità mostrata fino ad oggi, un percorso che alla fine porterà il comune e il territorio a rientrare in possesso della quota del privato».
Sarà avviata la revisione della spesa. Il sindaco ha anche aggiunto di aver consegnato un documento ai nuovi amministratori e ai soci: «Intanto voglio dire che i costi fissi non sono soltanto quelli del personale. Nel documento che ho consegnato, scritto da me, ci sono delle valutazioni di carattere generale che prevedono una riduzione dei costi fissi. La revisione delle spese sta interessando tanti comuni e sta interessando anche il comune di Teramo – ha spiegato il primo cittadino -. Io credo che le società partecipate devono seguire la revisione delle spese come quella che sta facendo il comune. Io l’ho detto anche al personale presente questa mattina: quando ce n’é, ce n’è per tutti; quando non ce n’é più, non ce n’é più per tutti».