TERAMO – Tra la ditta Fratarcangeli e il Comune di Teramo non c’è un contratto per la proroga del servizio di trasporto scolastico con gli scuolabus, ma soltanto una determina dirigenziale. E’ quanto affermano i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Fabio Berardini e Paola Cardelli che oggi incontrando la stampa hanno anche sottolineato come quanto riferito dal sindaco Brucchi e dall’assessore Romanelli di una applicazione delle multe per i disservizi, sia totalmente infondato e anche impossibile visto che non esiste un contratto che lo specifichi.
Una determina può sostituire un contratto? Definiscono di una «gravità inaudita» l’assenza di una stipula di contratto, i grillini. A dirimere la situazione arriverà un parere di legittimità, che l’amministrazione comunale ha richiesto all’ufficio legale. Ma resta in piedi il dubbio che tutto quello che intercorre tra amministraione e ditta di trasporto è aleatorio. Così come le ammende. «Quando il nostro sindaco ha bocciato la mozione 5 Stelle che chiedeva di applicare la penale alla Fratarcangeli per l’interruzione del servizio trasporti – spiegano i consiglieri Berardini e Cardelli -, ha affermato che l’ufficio legale era già all’opera per verificarne l’attuabilità, come da circa un mese ha assicurato lo stesso assessore Romaneli in risposta ad una nostra interrogazione. Ebbene, al 28 ottobre, all’ufficio legale non era pervenuto ancora alcun documento, ma sembra che il nuovo contratto tra Comune ed azienda non esista e dunque nessuna sanzione da comminare».
Debiti fuori bilancio e convenzione impianti sportivi senza firma. Un’altra anomalia riferita dai grillini è quella relativa all’affidamento degli impianti sportivi, vero cavallo di battaglia di M5S: «La convenzione tra il Comune la convenzione tra il Comune e la società Linea Informatica ancora non è stata sottoscritta – dicono i consiglieri -, poiché il titolare non ha presentato la dovuta documentazione (come ad esempio il documento di valutazione rischi per la tutela dei lavoratori)». Intanto il gestore opera e dispone come se ne avesse pieno titolo, «ma la responsabilità della gestione – dicono Berardini e Cardelli – continua ad essere interamente in capo all’Amministrazione». Con il rischio che accada quello che ha messo il Comune in mezzo ai guai con il campetto della Cona, condannato a pagare 13.500 euro per risarcire una residente per i danni arrecati alla salute, «dovuti ad inquinamento acustico e luminoso ed all’uso improprio di tale struttura (partite disputate fin oltre la mezzanotte). Anche qui, siamo nel 2008, per quella che evidentemente è un’inveterata abitudine di certe allegre amministrazioni, la gestione del campetto era stata concessa “in via provvisoria”, alla Associazione Sportiva Dilettantistica “Cona Teramo” che lo aveva utilizzato per circa sei mesi in piena autonomia». Tutte le convenzioni ad oggi ancora in essere tra il Comune ed i gestori dei vari complessi sportivi comunali, prevedono che ogni onere e responsabilità per gli eventuali danni prodotti alle cose ed a terzi è a carico del concessionario: «Ma quella “concessione provvisoria” non è mai stata ratificata con una convenzione. Dunque – si domandano i grillini -, è per questo motivo che l’ufficio legale non ha intrapreso alcuna azione legale di rivalsa nei confronti di quella Associazione, così come avrebbe dovuto?».