TERAMO – Lungofiume in abbandono, denigrato, violato, scambiato per ricettacolo di rifiuti e luogo di accampamento. I controlli zero aumentano le violazioni e l’assalto ai cestini, ai tracciato della pista ciclopedonale, sotto ai ponti. Il recente controllo – con l’intervento anche della Guardia forestale – ha sortito l’effetto di allontanafre solo momentaneamente le carovane di rom e stranieri che hanno trovato un giaciglio sotto a San Francesco, con il risultato da un lato di averli solo spostati più in là, dall’altro di aver lasciato una specie di discarica tra gli arbutri. Le foto sono eloquenti, scattate stamattina. Siamo a due passi dal centro cittadino, dunque in un posto frequentato e non nascosto agli occhi e alla frequantazione. I cestini dei rifiuti sembrano non svuotati da giorni: eppure quello che da sempre viene osannato come il cuore verde della città, la via di fuga dal centro e dalle auto, viene tenuto in scarsissima considerazione quanto a decoro e pulizia. Siamo alle solite: la città è pulita o sporca per i nostri amministratori? O sembra lurida soltanto ai nostri occhi?
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