TERAMO – E’ critica la situazione dei depuratori in provincia di Teramo, perchè la maggior parte di essi non è in grado di esercitare appieno la propria funzione di filtro. E’ quanto emerge dallo studio che il comando provinciale del Corpo Forestale di Teramo, in collaborazione con l’Arta, ha condotto sui 102 punti idrici del territorio. Tra le altre verifiche, quella che ha interessato i 58 impianti di depurazione locali hanno evidenziato la presenza, nei campioni di analisi, di elementi di natura organica, incompatibili sotto il profilo dell’ecosostenibilità, in oltre il 91 per cento dei casi. I dati sono stati illustrati dal comandante provinciale, il colonnello Guadalberto Mancini, alla presenza del procuratore capo Antonio Guerriero, dei sostituti procuratori Davide Rosati e Stefano Giovagnoni, e al comandante regionale della Forestale, il generale Ciro Lungo. I risultati saranno oggetto di una informativa alla magistratura, che avvierà una serie di approfondimenti sui diversi casi. Lo stesso procuratore ha annunciato l’istituzione di un apposito gruppo investigativo, formato dalle forze dell’ordine territoriali, con compiti di controllo ambientale e un sito Internet in cui i cittadini possono interagire con i magistrati per la segnalazioni di inquinamento ambientale.