Fisioterapisti, seconda beffa nella nuova gara dell'Adi

TERAMO – Si pensava che la precedente esperienza, la misteriosa scelta della Asl di annullare una gara già aggiudicata e a un prezzo più vantaggioso, avesse fatto ‘scuola’. E invece stavolta, è accaduto forse qualcosa di ancor più misterioso, almeno secondo quanto denuncia Alfredo Caccioni, fisioterapista rappresentante dei colleghi riuniti in un consorzio per partecipare all’affidamento del servizio di assistenza domiciliare integrata, che si dice pronto a denunciare il caso alla magistratura. Caccioni parla di forti ambiguità e di criteri contorti nel bando predisposto dalla Asl e sulla base del quale la commissione interna dell’azienda ha aggiudicato la gara. I fisioterapisti erano già ‘scottati’ dalla gara precedente, dove arrivarono al primo posto della graduatoria con un’offerta economica competitiva che consentiva loro di chiedere solo 16,50 euro a prestazione contro i 21 euro che la Asl erogava alla cooperativa Kcs.. «Riusciamo a essere competitivi – spiega Caccioni – proprio perché non dobbiamo passare per i vincoli e i subappalti delle cooperative». Questo avrebbe permesso alla Asl di risparmiare circa 50mila euro ma inspiegabilmente e discrezionalmente, secondo i fisioterapisti, la Asl ha annullato quella gara, prorogando il servizio alla Kcs per ulteriori sei mesi. «Ancor più grottesca la gara successiva emanata dalla Asl e i criteri introdotti per l’aggiudicazione» spiega Caccioni. «A differenza della precedente gara, dove il punteggio scaturiva dall’offerta economica, il nuovo bando prevedeva che si dovesse raggiungere prima una soglia minima di 21 punti attribuibili su criteri tecnici e calcoli matematici molto complessi e valutazioni soggettive». Un raggruppamento di imprese si è aggiudicato il primo posto, mentre le altre tre concorrenti, tra cui i fisioterapisti, non hanno ottenuto nemmeno il punteggio minimo per poter aprire le buste dell’offerta economica tra cui c’era la proposta più vantaggiosa. Insomma la proposta economica ‘sbarrata’ dalla proposta tecnica. Caccioni vuole vederci chiaro anche in virtù del fatto che l’associazione temporanea d’imprese aggiudicataria, la “Futura e Montedoro” ha al suo interno una cooperativa che si è costituita da appena tre mesi. «Come è possibile che il progetto tecnico di una cooperativa nata di recente abbia esperienza superiore ad altre realtà più consolidate?». Oltre ai fisioterapisti, non hanno raggiunto la “sufficienza tecnica” nemmeno cooperative affermate del settore quali “Assistenza 2000” di Ascoli Piceno, che ha verbalizzato un ricorso amministrativo, e la Horizon di Pescara. «In pratica hanno escluso tre ditte spalancando le porte dell’aggiudicazione all’unica Ati che ha avuto la possibilità di presentare l’offerta economica a 21 euro e 67 centesimi. Più di quello che la Asl spendeva con la precedente cooperativa, e “ritagliato” quasi a misura dei 22 euro di partenza che era la cifra fissata dalla Asl per valutare il ribasso». Caccioni chiede al nuovo manager Asl Roberto Fagnano di interessarsi della vicenda. «Al nuovo direttore chiediamo ordine e di mettere fine alle vecchie lobby che celano i tanti interessi economici, sindacali e politici evidenti dietro questa vicenda»