Gli ultras si candidano a manutenere l'ex Comunale

TERAMO – Se qualcuno avesse dimenticato la vicenda dell’ex stadio Comunale e della sua riqualificazione, ci pensano i ragazzi del gruppo di tifo organizzato "I sedici gradoni" – coloro che hanno fino ad oggi rappresentato l’anima della contrapposizione al progetto dell’abbattimento dell’ex campo sportivo -, a rispolverare la memoria dei teramani. Loro ritengono che l’amministrazione comunale abbia «l’obiettivo di portare al completo degrado il vecchio stadio comunale in maniera tale da poter giustificare qualsiasi futuro utilizzo o riconversione». Lo spunto è offerto dalla disattivazione dell’impianto elettrico e dunque della pubblica illuminazione e dalla sospensione dell’erogazione dell’acqua nella tribuna di una struttura oggi utilizzata per gli allenamenti di alcune società sportive di diverse discipline. «Pensiamo di essere abbastanza intelligenti – dicono gli ultras – per capire a quale gioco stanno giocando gli amministratori cittadini. Non hanno mai manifestato una reale politica di riqualificazione che avrebbe restituito l’area alla cittadinanza, mentre si investono soldi, ad esempio, nel pantano dell’Acquaviva o in campetti di periferia lasciando la storia a marcire». Gli ultras annunciano opposizione dura al disinteresse nei confronti dell’ex comunale: «Risponderemo al loro ‘programmatico disinteresse’ con un più intenso interesse da parte nostra, ripartendo dalle cose più semplici quali ad esempio, quella di tenere pulito e in uno stato dignitoso il nostro Comunale. Siamo sempre più convinti – aggiungono – che quell’impianto rappresenti una risorsa di primaria importanza per la nostra città e la dimostrazione più bella sono i tanti ragazzi che nelle varie discipline calcano ancora quel glorioso campo di gioco, così pieno di storia e di vita. Organizzeremo giornate in cui cercheremo di ripristinare tutto ciò che fino ad oggi è stato lasciato volutamente nell’incuria e dare una risposta concreta al lassismo delle istituzioni».