CHIETI – Tutti assolti i 19 imputati del processo per i veleni della discarica di Bussi. L’assoluzione riguarda il reato di avvelenamento delle acque e, per quanto riguarda l’altro capo di imputazione, il disastro ambientale, la Corte ha derubricato il reato in disastro colposo e gli imputati sono stati giudicati non colpevoli per sopraggiunta prescrizione.
La sentenza. La Camera di Consiglio della Corte d’Assise di Chieti che ha emesso la sentenza sulla megadiscarica di Bussi è durata cinque ore e ha emesso un dispositivo di sei righe. Nel dispositivo siglato dal presidente Camillo Romandini si legge: "Visti gli articoli 442 e 530 CPP assolve gli imputati dal reato loro ascritto A ‘avvelenamento acque’ perché il fatto non sussiste. Visti gli articoli 521 e 531 CPP previa derubricazione del reato contestato B (disastro ambientale doloso) in quello di disastro colposo ex art.449 CP dichiara di non doversi procedere nei confronti degli imputati per intervenuta prescrizione". Le motivazioni verranno depositate entro 45 giorni. I pm avevano chiesto condanne che andavano dai 12 anni e 8 mesi ai 4 anni. I 19 imputati erano fra ex dirigenti e tecnici dell’allora Montedison.
D’Alfonso: «Avvieremo la richiesta di risarcimento danni». «Il fatto che sia stato riconosciuto il disastro colposo legittima l’iniziativa per la Regione di attivare una causa civile per il risarcimento dei danni da parte di chi ha ridotto le acque e le terre dell’ Abruzzo in queste condizioni". Così il governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, in merito alla sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise di Chieti al processo per le cosiddette discariche dei veleni della Montedison scoperte a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 2007.
Gli imputati esultano. «C’erano tante aspettative da parte dell’opinione pubblica, tanto interesse, non potevamo aspettarcela, certamente in questa sentenza ci speravamo e ci speravamo in maniera forte come erano state forti le nostre discussioni». Lo ha detto l’avvocato Carlo Baccaredda Boy che difende 4 dei 19 imputati nel processo per le discariche di Bussi commentando la sentenza di assoluzione. «La soddisfazione è tanta, è stata esclusa qualsiasi fattispecie con dolo, con volontà, escluso il reato più grave, è la soddisfazione – sottolinea il legale – di una sentenza che ha tenuto conto che una fattispecie colposa ci poteva essere, ci leggeremo la motivazione ma è tutto diverso rispetto a quello che era stato costruito nel capo di imputazione».
Il sindaco di Bussi: «Serve sdegno pubblico». Era in aula Salvatore La Gatta, il sindaco di Bussi sul Tirino, e ha accolto con preoccupato stupore la sentenza della Corte d’Assise di Chieti che ha assolto e prescritto tutti gli imputati del processo per la megadiscarica Montedison. «Mi auguro ora – ha detto La Gatta – che come per la vicenda dell’amianto cresca lo sdegno della pubblica opinione».