TERAMO – (jacopo di francesco) Il Diavolo si mette sotto l’albero un secondo posto tanto bello quanto inaspettato e ora guarda alla trasferta di Ascoli, sognando. Oltre 1.600 gli spettatori al Bonolis, nessuno da Savona visti i tanti chilometri e il momento nero dei liguri. I biancoblu del neoallenatore Aloisi (ascolano subentrato al grande Arturo Di Napoli) si schierano con un 3-5-2 speculare a quello solito di Vivarini. Nei primi 20 minuti la gara non decolla, cosa che accade appena il Teramo alza il ritmo: ripartenza Lapa-Donnarumma, Cenciarelli solo non angola il colpo di testa. Neanche un minuto e Amadio esplode un destro potente e preciso che fa venire giù l’impianto di Piano d’Accio. Il Savona è in confusione, prova a giocare senza mai trovare soluzioni davanti (anche grazie alla solita gran difesa del Teramo, menzione d’onore per Brugaletta) e il reparto offensivo biancorosso si infila facilmente; anche il linguaggio del corpo dei liguri è chiaro, sono frustrati. Al 38′ Donnarumma ne manda a vuoto due e segna un altro gol da categoria superiore. Sembra che si cambi musica nella ripresa, in apertura l’unica occasione degli ospiti ma Scappini grazia Tonti. Al 60′ debutta Di Matteo, gli lascia il posto il solito inesauribile Petrella, che oggi si è dimostrato utilissimo anche dietro. Il Teramo continua ad alternare ripartenze e buoni attacchi a partire dalle fasce e la festa continua con Di Paolantonio, oltre al gol anche lui si è speso molto. Biancoblu in completa bambola, perdono due palloni sulla loro trequarti e alla seconda Scipioni si guadagna il rigore: trasforma Lapadula, che aveva sfiorato il gol poco prima da fuori. Nel finale ritrovano il campo Caidi e Lulli, ora Vivarini aspetta solo Fiore, ma ci sarà ancora da attendere. La Est canta senza sosta, +13 sulla palude dei playout e -2 dalla capolista picena. Continuando a sognare con i piedi per terra, buon Natale a tutti.
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