TERAMO – Non accenna a placarsi la polemica sulle insidie del ghiaccio in città, trascurata dall’amministrazione comunale che non ha saputo e voluto in molti casi intervenire sulle strade e i marciapiedi ricoperti di neve, in un piano neve che ha investito davvero poco. Sui disagi interviene ancora Sinistra ecologia e libertà di Teramo che accusa: «La città di Teramo è stata abbandonata a se stessa in questi ultimi giorni, le strade ghiacciate e la neve, che hanno seriamente minacciato la sicurezza pubblica e la salute dei cittadini teramani, sono la prova evidente della assoluta incapacità del Sindaco Brucchi e della sua Giunta a governare. In un contesto civile ci si sarebbe aspettati le dimissioni del primo cittadino, in un Paese normale chi fallisce nel proprio mandato, senza che vi sia l’attenuante dell’improvvisa avversità climatica, dovrebbe accettare i propri limiti e farsi da parte». E’ Brucchi il bersaglio diretto di queste critiche, secondo Sel: «In un Paese dove chi fa politica e si candida ad amministrare una città capoluogo di provincia per senso di servizio dovrebbe ammettere i propri errori nel non aver saputo gestire in alcun modo l’emergenza causata dalla propria mancanza di intervento – si legge nella nota politica -. A Teramo, invece, il sindaco Brucchi ha rinunciato alle proprie prerogative di governo cittadino ed ha lasciato le redini della città al meteo. Il “Generale Inverno” ha innevato e gelato le nostre strade e i nostri marciapiedi senza trovare nessuna opposizione, ha stazionato per tre giorni del tutto indisturbato e poi se n’è andato liberando la città. Il sindaco Brucchi non sapendo cosa fare non ha fatto nulla, e ovviamente non rinuncerà al proprio mandato per evidente e manifesta incapacità, ma rimarrà avvinghiato alla poltrona di Sindaco». Sul fronte ghiaccio e rischi, c’è da registrare tra le decine e decine di cadute con ricorso al pronto soccorso, quella di un uomo di circa 60 anni, A.D.B., che è scivolato per il ghiaccio sotto ai portici del Grande Italia, riportando gravi ferite al volto e agli arti. Soltanto dopo questo grave episodio sono intervenuti i vigili urbani a transennare con il nastro l’area a rischio caduta, dove nessuno prima aveva pensato di stendere segatura o sale.
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