La Provincia incontra le aree omogenee per definire le priorità: in primis Teramo-mare e risanamento dei fiumi

TERAMO –  La "Teramo-mare" come infrastruttura strategica per il territorio e fra le opere di interesse regionale, poi risanamento dei fiumi, nuovi impianti di depurazione, pista ciclabile lungo l’asse del fiume. Queste sono alcune delle opere individuate dai Comuni che stanno lungo l’area omogenea del Tordino – così come individuati dallo Statuto della Provincia– riuniti stamattina dal presidente Di Sabatino che, insieme insieme alla vicepresidente Barbara Ferretti, ha proposto di arrivare ad una sintesi sulle progettazioni strategiche da far finanziare alla Regione. “Fra le risorse regionali ci sono circa cinquanta milioni a disposizione per ogni area provinciale, inoltre sono stati rimodulati i Fondi Fas non spesi, venticinque sono già stati ridestinati sugli altri possiamo avanzare qualche candidatura: questa è la sfida alla quale ci chiama la Regione. Invertiamo la prassi che vede il Comune più forte o l’amministratore più bravo strappare il finanziamento più importante. Progettiamo insieme, individuiamo insieme progetti strategici per ogni area: progetti che se realizzati andranno a costituire una leva per le politiche di sviluppo rispetto alle dinamiche produttive e sociali di un territorio” ha chiarito il Presidente Quello di stamattima è stata la prima di una serie di riunioni in programma con tutte le aree omogenee: la prossima, il 26 gennaio, si svolgerà con l’area della Val Vibrata. Nel merito delle questioni affrontate oggi con l’area della Val Tordino, Renzo Di Sabatino, ha invitato i Comuni (per Teramo era presente l’assessore Rudy Di Stefano ; per Bellante il vicesindaco Giuseppe Traini , per Mosciano Sant’Angelo il sindaco Giuliano Galiffi, e per Giulianova  l’assessore Fabio Ruffini) a fare una sintesi rispetto ad una serie di direttrici emerse e fra queste il completamento della Teramo-mare ma anche il risanamento dei fiumi, le opere di interese ambientale con valenza turistica come la pista ciclabile, depuratori e servizi innovativi per i poli produttivi. Fra le questioni da affrontare subito quella di creare un coordinamento fra gli uffici tecnici dell’ente – progettazione e manutenzione – e quelli delle amministrazioni locali. “Sulla manutenzione non abbiamo risorse economcihe ma personale e mezzi: studiamo subito una convenzione per ottimizzare le nostre forze e collaborare con gli enti locali”. Presenti all’incontro l’ingegnere Andrea Di Biagio della viabilità e l’architetto Giuliano Di Flavio dell’urbanistica.