TERAMO – (jacopo di francesco) Pomeriggio soleggiato al "Del Conero", circa 300 teramani al seguito e bella atmosfera nonostante i soli 1.300 locali vista l’amicizia fra le due curve. L’Ancona deve riscattare la brutta sconfitta di Pontedera, il Diavolo deve mantenere il passo, viste la trasferta agevole dell’Ascoli a San Marino. Prima del fischio d’inizio minuto di raccoglimento per la scomparsa dello storico giornalista anconetano Mario Cori.
Pari utile ma che lascia un po’ di amaro. Il Teramo ci prova, la mossa vincente dei dorici sono i raddoppi, che bloccano soprattutto le fasce: 3-5-2 e Caidi riconfermato per Vivarini, 4-3-1-2 per i marchigiani che nonostante la classifica tentano di fare la loro partita; assente l’ex di casa Bondi, Bucchi entrerà nella ripresa. Nella prima mezz’ora bravo Tonti due volte, Cenciarelli e Lapadula rispondono, limitati però dal pressing alto e da molti falli, spesso non fischiati: direzione veramente non all’altezza. In chiusura di primo tempo secondo fallo duro di Perrotta già ammonito, subito dentro Diakite. L’inizio della ripresa si gioca tutto a centrocampo, senza occasioni e ancora con tanti falli, al 65′ entra Masullo; tatticamente non cambia nulla, ma il Teramo si abbassa e il n.15 sbaglia clamorosamente un paio di ripartenze. Da sottolineare anche un Di Paolantonio onestamente inguardabile e un Amadio sontuoso in ripiegamento. Poco dopo l’unico tiro pericoloso anconetano, Paponi conclude vicinissimo al secondo palo. È una partita da risolvere con un episodio, una palla inattiva. Arriva, ma Iori è strepitoso e nega il gol a Scipioni. Ultimi dieci minuti decisamente aprutini, se doveva vincere una squadra quella era il Teramo. Ci prova Masullo da fuori prima dell’espulsione di Dierna per aver abbattuto Lapa lanciato alla grande in porta. L’Ancona si salva perché il fallo è nella lunetta. Punizione dello stesso 10 sulla barriera e ribattuta alta prima del triplice fischio. Uno dei pilastri del calcio dice che l’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere i campionati. Un’altra volta Tonti resta imbattuto come il Teramo e gli scontri diretti fra le avversarie d’alta quota si avvicinano. Prestazione sottotono per molti, ma non bisogna dimenticare quanto fatto finora, e a Gubbio bisogna dimostrarsi una grande andando a prendere i tre punti.