TERAMO – E’ stato il primo Consiglio d’amministrazione guidato dal nuovo presidente Pietro Bozzelli a rimettere nelle mani del sindaco Maurizio Brucchi il nuovo progetto di raccolta differenziata redatto dalla governance della Team con lo scopo di tagliare all’osso le spese in modo da riuscire a varare un piano economico e finanziario che conduca a ridurre la tariffa tanto invisa a cittadini e imprese. Non è trapelato nulla dagli uffici di via Delfico se non la conferma, da parte dell’amministratore delegato Luca Ranalli, di aver proposto un progetto sul quale sarà il sindaco Brucchi ad avere l’ultima parola prima di procedere con i cambiamenti nel sistema di raccolta. Né è dato quantificare l’entità del risparmio dal momento che tutto è cristallizzato in una proposta che dovrà ricevere il via libera del socio pubblico. Le indiscrezioni confermano tuttavia alcuni contenuti significativi nei cambiamenti che in qualche modo erano stati anticipati dal direttore dei servizi Pierangelo Stirpe: ovvero l’introduzione di bidoncini carrellati per la raccolta condominiale di alcuni materiali. Nello specifico il riferimento alla raccolta condominiale riguarderà il vetro, ma c’è un’ipotesi formulata anche per il ritiro della carta. Rimarrà il conferimento nei mastelli in dotazione per l’organico (su cui pende ancora la decisione sulla riduzione dei ritiri da tre a due), per il secco, e per la plastica. Quest’ultima nel nuovo progetto sarà accorpata insieme ai materiali in metallo e al barattolame. E’ evidente che la diversificazione del tipo di raccolta inciderà in maniera significativa anche sull’organizzazione logistica dei mezzi e sui costi. Sono infatti in scadenza i contratti di leasing degli automezzi e il loro rinnovo dipenderà dagli input a cui il sindaco deciderà di dare seguito sulla base della proposta redatta dal Cda visto che la raccolta dovrà essere effettuata con mezzi più grandi rispetto a quelli attualmente in uso e questo inciderà anche in maniera significativa sui costi. E’ verosimile che un’operazione di questo tipo faccia slittare al secondo semestre, e non ad aprile com’ era stato annunciato in un primo momento, l’avvio del nuovo calendario visto che la rimodulazione del servizio di raccolta comporterà significativi cambiamenti dal punto di vista organizzativo e l’elaborazione di un nuovo Pef che terrà conto anche dell’implementazione dell’ufficio del controllo di gestione per il monitoraggio dei centri di costo. Tra i punti discussi all’ordine del giorno c’è stato anche quello relativo a una raccolta differenziata dei rifiuti derivanti dalla pulizia e spazzamento stradale e un diverso stoccaggio e trattamento di questi materiali da cui realizzare nuove economie. Infine sul tavolo è approdato anche l’impianto di cremazione. L’iter autorizzativo dell’opera da parte della Teramo Ambiente è stato completato, manca all’appello solo un parere dello Sportello Unico attività produttive per procedere con la pubblicazione della Gara per l’impianto che si aggira su un importo di 2milioni e mezzo di euro. Il progetto, redatto dall’architetto Alejandro Bozzi, si estende su un’area di circa 5mila metri quadrati composta da giardini, edifici per le nicchie cinerarie, un parcheggio, e spazi di sosta. La struttura dell’impianto di cremazione occupa 550 metri quadrati dell’area complessiva e si compone di uffici, una sala da cerimonia per le funzioni di commiato con sistemi di supporto audio video per ricordare i momenti più belli dei cari estinti, e infine il forno vero e proprio. Una volta emanato il bando, l’opera prevede tempi di realizzazione e messa in funzione di circa un anno.
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