TERAMO – Discarica di Coste Lanciano sul Tordino, comune di Roseto degli Abruzzi: ad ogni pioggia appena più copiosa del solito, viene erosa dal fiume che porta in mare plastica e rifiuti pericolosi di ogni genere, considerato che all’epoca in cui fu realizzata questa discarica, non esisteva la raccolta differenziata, e nei rifiuti finivano pile, vernici, materiali chimici, ecc.. L’allarme arriva dal WWF Teramo (presidente Claudio Calisti), che specifica: "Ma Coste Lanciano non è l’unica fonte di inquinamento. Altre discariche, anch’esse note alle Autorità, costellano i nostri territori, avvelenando terra e acqua". Secondo il WWF per qualcuno è meglio far finta di non vedere, non intervenire con azioni concrete, non individuare fondi adeguati per risolvere il problema una volta per tutte. Mentre nel frattempo: "giugno si avvicina e quando andremo al mare assisteremo al solito balletto dei bollettini ARTA sull’inquinamento, si griderà allo scandalo con un rimpallo di responsabilità patetico e ipocrita. E se invece, almeno per una volta, si agisse in maniera più seria? il vero colpevole è l’indifferenza". Le responabilità? "L’indifferenza delle nostre Istituzioni che, tra pianificazioni strategiche, contratti di fiume, patti ed accordi vari, si sono dimenticate che sulle sponde dei nostri fiumi giacciono, ben note, ma (colpevolmente o incoscientemente) dimenticate, delle autentiche bombe ecologiche che continuano, lentamente ed inesorabilmente, ad inquinare i nostri fiumi ed il nostro mare".