Riaprono a partire da lunedì alle attività delle società sportive le palestre di viale Mazzini e della Casa dello Sport chiuse durante le feste di Natale. Gli impianti erano stati chiusi in seguito agli esposti del Movimento 5 stelle che ebbero l’effetto di costringere l’ufficio tecnico del Comune a sospendere le attività dopo i sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco che hanno riscontrato difformità rispetto alle nuove normative di sicurezza del 2011. Un bel disagio per le 15 società sportive che si alternavano nell’uso delle strutture e che si sono dovute arrangiare e ripartire tra gli altri impianti comunali gestiti dalla società Linea Informatica e con nuovi orari. Il Comune aveva le mani legate sui lavori di adeguamento delle due palestre visto che la Casa dello Sport è della Regione mentre quella di viale Mazzini è della Provincia e l’ente non ha potuto sovrapporsi alle competenze attribuite. Ma il vespaio delle polemiche, e le incongruenze nell’applicazione della normativa hanno smosso le acque. Una dura presa di posizione è stata adottata dal consigliere Franco Fracassa a causa del fatto che la normativa consentiva tempi più lunghi alle scuole per mettersi a norma rispetto alle società stesse. Questo ha fatto sì che i vigili autorizzassero l’attività sportiva agli studenti delle scuole che la mattina svolgevano attività nelle due palestre (peraltro al freddo visto che il Comune non ha acceso gli impianti di riscaldamento), mentre gli stessi studenti non potevano praticare le attività negli impianti sotto l’egida delle società sportive. «Queste difformità vanno sanate» ha dichiarato Fracassa “ma mi domando come sia possibile che il rispetto dei parametri di sicurezza in un edificio valgano solo in alcuni casi. Peraltro sopra la Casa dello Sport ci sono gli uffici della Provincia, dunque la struttura è agibile a tratti? Come può la normativa essere così discrezionale? Se una palestra è sicura lo è per tutti». Sollecitato dal consigliere, la questione è stata presa in mano anche dal sindaco Maurizio Brucchi che dopo un confronto con i vigili era pronto a emanare per lunedì un’ordinanza per riaprire le strutture. Un’assunzione di responsabilità che non si è resa necessaria visto che a sostegno della decisione del sindaco è arrivato il decreto milleproroghe del Governo che ha appunto prorogate le scadenze per la messa a norma di diversi edifici pubblici.«Segno che anche il Governo ha capito quanto sia esteso, anche se in ritardo, il problema degli edifici pubblici vetusti» ha detto il sindaco. «Ho sempre ritenuto che questa normativa non avesse contezza della situazione in cui versano scuole, impianti sportivi e uffici pubblici e il decreto ci ha dato ragione». E così da ieri il dirigente Remo Bernardi ha dato disposizioni per riaprire la struttura.
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