TERAMO – “Libera corrente", è lo slogan che da questa mattina portano appeso al collo in 5, per il momento, che protestano e digiunano sotto alla sede dell’Enel di viale Bovio. Guidati dal blogger de "I Due punti", Giancarlo Falconi, e dal rappresentante dell’Associazione consumatori Robin Hood, Pasquale Di Ferdinando, concretizzano la rabbia e l’indignazione dei tantissimi teramani che a migliaia, hanno subito l’ennesima offesa pubblica, che l’Enel ha lasciato senza corrente elettrica anche fino a cinque giorni di fila (ma c’è chi ancora non ha riavuto la luce a casa). Un disservizio di cui soprattutto i teramani sono stanchi. Ci sono state famiglie con bambini piccoli e anziani non deambulanti che hanno sofferto la mancanza di riscaldamento, di elettricità per far funzionare apparecchiature salvavita, acqua calda. La causa è il maltempo, ma la carenza di servizi in questi ultimi giorni dopo l’annunciata nevicata di giovedì scorso, ha messo a nudo per l’ennesima volta una serie di carenze che si sommano fino a diventare un problema da mettere sul tavolo istituzionale delle amministrazioni e della politica: da Pasqua dello scorso anno, il capoluogo teramano è passato attraverso l’assenza di acqua. Con Falconi e Di Ferdinando, in questa prima giornata di protesta, ci sono anche Graziella Cordone, Sonia Di Giuseppe e Annalisa Bove.
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