TERAMo – La 19esima edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica “Gianni Di Venanzo”, che si è tenuta a Teramo dal 29 settembre al 9 novembre del 2014, non ha ricevuto nessun finanziamento dalla Regione. Non era mai mancato nelle precedenti diciotto edizioni l’aiuto economico da parte dell’ente regionale. “E’ un insulto nei confronti della cultura e del cinema – ha detto uno sfiduciato Piero Chiarini, presidente di Teramo Nostra, l’associazione che da sempre organizza la manifestazione – ed è un’offesa per la città di Teramo. Inoltre è uno schiaffo verso chi propone un prestigioso appuntamento internazionale annuale con tante iniziative tutte ad ingresso gratuito per i cittadini, dalle proiezioni dei film ai concerti, alle varie presentazioni di libri, dai convegni alle mostre, fino alla cerimonia conclusiva in cui vengono premiati gli autori della fotografia cinematografica alla presenza, ogni anno, da diciannove anni, di grandi nomi del cinema italiano ed internazionale. I primi anni del Premio Di Venanzo – dice ancora Chiarini – la Regione a consuntivo copriva addirittura il 60% delle spese e comunque fino all’edizione del 2013 abbiamo sempre ricevuto i fondi, fino appunto ai 10.000 euro della 18^ edizione. Ora il nulla! Ma ci faremo sentire – tuona ancora Chiarini – facendo dei sit-in di protesta presso le sedi della Regione, a L’Aquila e a Pescara. Stante questa incredibile situazione al momento è a rischio l’organizzazione della prossima edizione, quella del ventennale del Premio Di Venanzo”. Gli esponenti di Teramo Nostra criticano soprattutto il metodo seguito per assegnare i punteggi alle varie manifestazioni. Per il Di Venanzo, Premio Internazionale che tra le sue categorie ha il premio alla fotografia cinematografica di un direttore della fotografia straniero, non è stata riconosciuta la qualità di “manifestazione internazionale” e questo ha ovviamente fatto guadagnare meno punti alla kermesse teramana. “Questo metodo e i parametri seguiti in maniera decisamente soggettiva e non obiettiva nell’assegnare i punteggi alle manifestazioni abruzzesi – ha detto ancora il presidente Chiarini – è un retaggio della vecchia gestione dell’assessorato regionale alla cultura, ma la nuova gestione non ha fatto nulla per cambiarlo”. Applicando la Legge Regionale 98/’99 “Disciplina Regionale delle attività cinematografiche, audiovisive e multimediali” e successive modifiche e integrazioni, gli addetti della Regione Abruzzo hanno stilato una graduatoria delle attività continuative che hanno fatto richiesta di finanziamento. Il 19° Premio Di Venanzo è stato collocato al sesto posto di questa graduatoria con 45 punti, appena fuori dai finanziamenti, visto che i fondi regionali sono stati riconosciuti solo alle prime 5 attività continuative della classifica: se ci fossero state risorse disponibili la Regione avrebbe concesso al Di Venanzo 8.377,99 euro, il 30% di quanto richiesto da Teramo Nostra. Ma come recita la dicitura, che non lascia scampo anche ad altre cinque attività continuative, si tratta di contributi non finanziabili per insufficienza delle risorse disponibili. La Giunta Regionale, infatti, ha destinato alla Legge Regionale 98 del 1999 per le attività continuative in Abruzzo per l’anno 2014 la quota di 84.000 euro.
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