TERAMO – Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Teramo, Giovanni De Rensis, ha rinviato a giudizio con l’accusa di crollo colposo dell’asilo comunale di Piano d’Accio, l’ex presidente Roberto Casari e altri quattro dirigenti della Cpl Concordia, la cooperativa modenese che gestisce gli impianti termici per conto del Comune di Teramo. Oltre a Casari, il giudice ha accolto la richiesta del pubblico ministero Stefano Giovagnoni, mandando a processo, il prossimo 6 ottobre, Daniele Spiaggiari, consigliere di amministrazione di Cpl, il direttore di area tecnica Alfredo Lupi, il responsabile della commessa Walter Lucidi, e il preposto di cantiere, Massimo Lancia. L’ex presidente Casari, finito agli arresti domiciliari qualche giorno fa nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli sugli appalti per la metanizzazione a Ischia, questa mattina si è presentato all’apertura dell’udienza nel tribunale di Teramo. La scuola esplose nel tardo pomeriggio del 3 ottobre di due anni fa. Soltanto una fortunata coincidenza fece evitareu una strage nella struttura comunale frequentata da 74 bambini, gli ultimi dei quali erano usciti un’ora prima al termine del turno pomeridiano. Sotto accusa il vano caldaia, ristrutturato secondo modalità e tecniche oggi sotto accusa. La violenta e massiccia fuga di gas non fu smaltita dalla carente struttura di aerazione del piccolo vano, e saturò l’ambiente, fino alla esplosione provocata dall’accensione della fiamma pilota del boiler azionato dal bagno del piano superiore. Nel processo il Comune di Teranmo si costituirà parte civile.
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