I magistrati e i giudici teramani vicini ai parenti delle vittime del folle di Milano

TERAMO – Vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e dei feriti. Ad esprimerla sono i magistrati teramani, che chiedono anche maggiori misure di sicurezza a tutela dell’incolumità di tutti coloro che prestano attività negli uffici giudiziari, anche teramani, e che questa mattina, dopo i tragici fatti di Milano – dove un folle imputato per bancarotta ha sparato in un’aula del tribunale, uccidendo il giudice fallimentare, un avvocato e un co-imputato -, si sono riuniti presso l’aula Moro del Tribunale di Teramo in un incontro spontaneo al quale hanno preso parte una trentina di magistrati togati ed onorari oltre al Procuratore capo Antonio Guerriero, al presidente del Tribunale Giovanni Spinosa, al rappresentante della giunta distrettuale dell’Anm Abruzzo Domenico Canosa, della Federmot Massimo Biscardi e dell’associazione giudici di pace Ottavio Firmani. Nel corso della riunione dopo aver espresso solidarietà alle vittime e ai loro familiari sono stati ribaditi con forza "i rischi che, quotidianamente, i magistrati e gli altri operatori del sistema sono chiamati ad affrontare nell’espletamento di un servizio molto delicato e necessario per la stessa tutela della sicurezza pubblica all’interno di un ufficio aperto all’indiscriminato accesso di tantissime persone". Tanto che alla fine della riunione i magistrati teramani hanno dato mandato "ai dirigenti degli uffici giudiziari e ai rappresentanti delle associazioni di categoria presenti, di adottare nell’ambito delle rispettive competenze, tutte le iniziative necessarie". Nel tribunale teramano infatti non esiste un metal detector all’ingresso, così come un fltro che impedisca a chiunque di accedere agli uffici della presidenza o in quelli dei procuratori, sia nel tribunale che nella vicina procura. L’unico controllo ‘ufficiale’ viene effettuato nei confronti… di cameraman e fotografi che devono essere autorizzati di volta in volta…