TERAMO – Sui debiti che il Comune di Teramo ha maturato nei confronti della Teramo Ambiente ha preso posizione il capogruppo del Pd Gianguido D’Alberto che accusa il sindaco Brucchi di aver sminuito l’impatto delle pendenze. Dall’analisi del rendiconto consuntivo sulle partecipate che sarà discusso nel consiglio comunale del prossimo 30 aprile – spiega D’Alberto – si evidenzia un debito che ammonta a circa 5 milioni e 500 mila euro per una serie variegata di attività. Di questa cifra l’amministrazione comunale contesta solo un importo di 1 milione e 500 mila euro riconoscendo quindi di fatto nel proprio bilancio un debito certo pari ai restanti 4 milioni di euro, dei quali ovviamente la parte più consistente attiene al servizio di igiene urbana (circa 3 milioni e 500 Mila euro). Il primo cittadino – dichiara D’Alberto – mostra tutta la bipolarità della sua azione politica nella misura in cui, da un lato, come rappresentante del socio maggioritario della Teramo Ambiente, votando il bilancio della società, approva tutta la pretesa creditoria nei confronti del Comune di Teramo e dall’altro lato, in qualità di sindaco, con l’adozione del rendiconto, contesta una parte importante del medesimo credito. Prendiamo formalmente atto di una realtà tenuta nascosta in questi mesi che, oltre ad aggravare la già allarmante situazione finanziaria del comune, finisce inevitabilmente per alterare i rapporti tra il Comune e la sua più importante partecipata proprio nel momento in cui si sta decidendo il futuro della società. Il sindaco la smetta di nascondere la verità nel goffo tentativo di superare così una fase in cui di fatto non è più sostenuto da una maggioranza politica.
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