TERAMO – Sarà dimesso in serata dal Policlinico Gemelli di Roma, l’onorevole teramano del Nuovo Centro Destra, Paolo Tancredi. Passata la paura e conclusi gli accertamenti cardiologici, il giovane deputato relatore alla Camera del Documento economico finanziario del Governo, tornerà in città dove si sottoporrà ad ulteriori accertamenti clinici disposti dai sanitari romani. E’ ancora viva in molti l’immagine, ripresa dalla televisione parlamentare, di Tancredi che chiede al presidente della Camera Boldrini di concedergli una pausa nel suo intervento a Montecitorio, perchè in evidente affanno. Anche lo sguardo dell’onorevole abruzzese di Sel, Melilla, seduto al suo fianco, non ha rassicurato chi seguiva i lavori. Sono stati attimi concitati e ricchi di tensione, con i questori della Camera che si affannavano a chiedere l’intervento dell’infermeria del Parlamento e dei medici e lo stesso presidente della Camera che guardava con aria preoccupata i soccorsi. Tancredi ha avuto un mancamento appena seduto al suo posto: una temporanea quanto drammatica perdita di conoscenza che ha fatto temere il peggio. Assistito prima nel posto medico del Transatlantico, poi trasferito al Gemelli per un ricovero in osservazione breve che avrebbe scongiurato un infarto ma evidenziato la necessità di approfondimento clinici sul sistema cardiocircolatorio. «Adesso sto bene – sono state le prime parole pronunciate al telefono dal deputato teramano – ma sono stati attimi drammatici perchè ero in affanno, le mani mi tremavano e non capivo cosa mi stesse accadendo. Lo stress? Avevo dormito poco perchè l’impegno di chiudere la relazione del documento economico era pressante ma sono abituato a questi ritmi. Poi man mano è intervenuta anche l’ansia di non rendermi conto di cosa avessi… Per fortuna è andata bene. Adesso dovrò riguardarmi un pò».
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