TERAMO – “Lo sciopero sui trasporti non ha senso, anche alla luce delle ultime determinazioni che riassegneranno parte dei fondi sui trasporti”. Lo afferma il Capogruppo del PD in Consiglio Regionale Sandro Mariani, intervenendo sulla decisione assunta dalle sigle sindacali del settore, di indire uno sciopero di 4 ore per venerdì 29 maggio. "Appare sconcertante – commenta Mariani – l’atteggiamento di chi è ben consapevole che abbiamo ereditato una situazione esplosiva sul fronte societario e che di fronte a noi abbiamo tagli ingenti da parte del governo nazionale.” Il riferimento è alla previsione di ulteriori tagli di trasferimenti da parte dello Stato “che avrebbero travolto le singole compagini societarie preesistenti e di fronte alla quale, la società unica dovrebbe essere in grado di far fronte in maniera più robusta”. Dal canto loro le sigle Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal respingono le accuse e chiedono di continuare con il tavolo di confronto, che ha portato, sin qui, a “tutela dei posti di lavoro, riduzione del taglio previsto da 10 a 4 milioni grazie alla rateizzazione che il Governo ha concesso per il debito regionale, salvaguardia del reddito dei lavoratori attraverso tutti gli strumenti possibili”. I sindacati spiegano di non volere ostacolare la nascita della azienda unica di Trasporto Pubblico Locale e di essere ben consapevoli della necessità di recupero di ulteriori 6,5 milioni di euro “derivanti dalle precedenti criticità dell’Arpa”. Ma insiste anche Mariani: “Nonostante tutto abbiamo salvaguardato il lavoro e la prospettiva lavorativa dei 1600 dipendenti, eppure vogliono creare un caso che non c’è, per difendere l’indifendibile. In questo senso diventa un vero e proprio ricatto, nonostante tutta la volontà di dialogare che finora abbiamo ampiamente manifestato”. Se le riforme fossero state fatte tempo fa, conclude Mariani “ora non ci troveremmo nella condizione di emergenza ereditata. Tuttavia non saremo noi a far fallire il Trasporto Pubblico Locale.”