La Regione vara la rivoluzione delle liste di attesa

TERAMO – Un piano operativo in sedici linee per debellare o modulare gli effetti di uno dei mali storici della sanità abruzzese: le liste d’attesa. La nuova sfida è dell’Agenzia sanitaria regionale che ha consegnato al Commissario ad acta, Luciano D’Alfonso e all’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, il Piano Operativo Regionale per il contenimento delle liste d’attesa, "sulla linea di quelli adottati dalle regioni Umbria e Toscana". Il Piano per il taglio delle liste d’attesa "sarà sottoposto all’esame della Giunta regionale", ha spiegato l’assessore Silvio Paolucci. "Ci sarà un doppio livello di controllo – spiega Poalucci -: uno effettuato dal costituendo Osservatorio regionale delle liste d’attesa e l’altro dalle direzioni generali delle Asl e dal Dipartimento Salute della Regione Abruzzo, che andranno a valutare obiettivi misurabili". Proprio perché strategico, l’assessore Paolucci ha annunciato che "verranno stanziate risorse per 8 milioni di euro per finanziare le 16 linee d’intervento del Piano". Nel Piano taglialiste un ruolo importante sono chiamate a svolgere le Asl. I direttori generali dovranno assegnare al problema delle liste d’attesa una priorità specifica e adottare annualmente il Piano attuativo aziendale, dove dovranno essere indicate le azioni correttive e migliorative. Secondo le previsioni dell’Asr e del Dipartimento Salute il Piano taglialiste dovrebbe entrare a regime tra 6 mesi con l’indicazione di un tetto massimo entro il quale la prestazione dovrà essere erogata. "Tra tre mesi verrà effettuato un primo riscontro – ha detto l’Assessore -, poi c’è il passaggio dei sei mesi, ma ritengo che per vedere qualche risultato apprezzabile sul territorio si debba attendere almeno un anno e quindi capire se il Piano è efficace o meno". Con la messa a regime del Piano, i cittadini potranno prenotare e pagare i ticket presso le farmacie evitando file agli sportelli Cup delle Asl. I medici di medicina generale e i pediatri potranno accedere dai loro studi alle prenotazioni delle prestazioni dei loro assistiti, così come i medici specialisti potranno "prendere in carico" il paziente prenotando le visite specialistiche.