TERAMO – Sarà forse ascoltato mercoledì prossimo, in Procura, a Teramo, Luigi Wilmo Franceschetti, il pilota 43enne di Brescia del team Qbr di Sassuolo, indagato per omicidio colposo e disastro aviatorio nell’inchiesta sullo scontro tra due velivoli durante un’esibizione avvenuto domenica scorsa nei cieli di Tortoreto, costato la vita al pilota di 47 anni di Siena, Marco Ricci. Un atto dovuto quello della Procura, per consentire all’uomo di nominare dei consulenti. E proprio mercoledì, in occasione dell’affidamento della perizia al consulente tecnico già nominato, l’ingegnere Tarcisio Carollo, Franceschetti potrebbe nominare a sua volta un perito di parte per gli accertamenti sui resti degli aerei e sul materiale sequestrato. Tanti i quesiti da sottoporre al perito: dal funzionamento degli aerei alla loro manutenzione, con le indagini volte adesso anche ad accertare se la macchina dei soccorsi abbia funzionato perfettamente.
Al momento dell’incidente i due piloti stavano eseguendo una figura detta ‘volo a specchio’, quando cioè un mezzo è in assetto normale e uno in assetto rovesciato. Poi l’impatto. Il mezzo di Ricci ha riportato la rottura di un’ala e il pilota è precipitato a picco, di muso, finendo sotto lo specchio d’acqua. Il velivolo stesso è stato individuato dopo non meno di 40 minuti di ricerche e il corpo del pilota è stato recuperato dopo circa tre ore. L’operazione è stata resa difficoltosa per il fatto che il velivolo era adagiato sul fondale, a circa 4 metri di profondità, ma capovolto. Franceschetti, rimasto miracolosamente illeso, ai bagnanti che lo avevano soccorso dopo l’ammaraggio, aveva detto: "Mi è entrato dentro".
Un’inchiesta è stata aperta anche dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (Ansv).