TERAMO – Responsabilità diretta e oggettiva per il Teramo calcio e per il Savona, e responsabilità oggettiva per il Barletta calcio, L’Aquila calcio e l’Atletico San Paolo Padova. A poco di più un mese dalla tempesta giudiziaria e sportiva scoppiata con l’inchiesta "Dirty Soccer" della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse, la Procura Federale chiude le sue indagini sulla presunta combine Savona-Teramo e lo fa contestando ai presunti protagonisti gli addebiti ai quali dovrebbero seguire, nei prossimi giorni, i deferimenti. Addebiti che – come da comunicazione conclusione indagini – la Procura Federale individua nella responsabilità diretta per Teramo e Savona, per il presunto coinvolgimento dei due presidenti Luciano Campitelli e Aldo Dellepiane, in qualità di legali rappresentanti dei due club. Ai club in questione viene attribuita anche la responsabilità oggettiva per i presunti illeciti contestati, per il Teramo al direttore sportivo Marcello Di Giuseppe, per il Savona calcio al consulente Marco Barghigiani. Al calciatore Marco Cabeccia e al collaboratore Enrico Ceniccola, entrambi all’epoca tesserati del Savona, viene contestata l’omessa denuncia di illecito sportivo. Responsabilità oggettiva contestata anche al Barletta calcio in merito al presunto coinvolgimento nella combine del proprio tesserato Ninni Corda, all’Aquila calcio per l’allora responsabile dell’area tecnica Ercole Di Nicola e all’Atletico San Paolo Padova per il calciatore Davide Matteini.
Audizioni conclusive. L’avviso di conclusione delle indagini, a fronte del quale le persone coinvolte hanno adesso 48 ore di tempo per chiedere di essere ascoltate, è arrivato sempre per la presunta combine Savona-Teramo anche a Giuliano Pesce, all’epoca inserito nell’elenco speciale dei direttori sportivi presso la Figc (che sarebbe coinvolto nelle manovre per alterare il risultato della partita) e a Fabio Di Lauro, all’epoca allenatore di base iscritto nei ruoli del settore tecnico della Figc, quest’ultimo finito nell’inchiesta per presunte scommesse sulla partita Savona-Teramo. Nel caso facessero richiesta di essere sentiti la Procura ha già fissato per le audizioni la data di martedì prossimo 28 luglio.
Tutto come previsto: ma i giocatori dove sono? Non sorprende questo passaggio della Procura federale. La pressione mediatica e di alcuni club ‘interessati’, soprattutto di marca ascolana, non potevano portare a una presa d’atto a tavolino del mancato coinvolgimento della presidenza del Teramo nell’indagine sulla presunta combine e dunque a una contestazione di semplice resaponsabilità oggettiva del Teramo. Era e resta un processo da giocare sulla base delle carte, comprese quelle, nuove, delle audizioni dei cinque tesserati del Savona che hanno negato qualsiasi responsabilità nella vicenda contestata. Accusa e difesa contro, dinanzi alla Commissione disciplinare, chiamata ad emettere un verdetto: Teramo in B o no. A proposito: non ci sono avvisi di conclusioni indagini per i giocatori, che pure erano stati sentiti (cioè Galimberti ed Eguelfi), a conferma che questa accusa manca di un passaggio fondamentale: l’alterazione di un risultato senza chi doveva alterarlo e cioè i giocatori, a meno che non si intenda pensare che in mezzo al campo abbia fatto tutto Cabeccia… Sapremo presto però come è andata. Martedì sono previste le audizioni di chi volesse essere sentito prima del deferimento, che arriverà entro la prossima settimana. Il processo al via dalla prima settimana di agosto.