Il Fondo europeo di sviluppo regionale indispensabile per l'economia abruzzese

L’AQUILA – “Quali sono le azioni messe in campo per superare le osservazioni mosse dell’Unione Europea e l’enorme ritardo accumulato in questo ultimo anno sul Por Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020? Perché non si è ritenuto opportuno convocare urgentemente il Comitato di sorveglianza per superare tale ritardo ma operare solo attraverso incontri tecnici? Come si pensa di far approvare in tempi brevi il nuovo programma, fondamentale per la ripresa economica della nostra Regione, se ancora oggi si annunciano interventi e risorse, come quelle destinate al dissesto idrogeologico, che non trovano riscontro in atti ufficiali e per i quali, tra l’altro, sarà necessario correggere anche il Programma continuando così ad accumulare ritardo per la sua approvazione”? Sono i quesiti contenuti in un’interpellanza rivolta al Presidente della Regione D’Alfonso, presentata dal Presidente emerito Gianni Chiodi (Forza Italia). “Il 21 luglio 2014 – spiega Chiodi – attraverso una Delibera di Giunta, è stato modificato il piano finanziario del Por Fesr 2014-2020 con la rimodulazione dei fondi assegnati alla Regione Abruzzo tra Fesr e Fse per un toltale di 286.006.465 riducendo la dotazione del Fesr (231.509.799 euro) e aumentando quella del Fse  di quasi  30.000.000 di euro. Solamente a partire dalla data del 22 aprile 2014  i Por regionali potevano essere redatti in conformità all’accordo nazionale e che la data ultima per la presentazione del Por Fesr alla Commissione Europea era stata stabilita per il 22 luglio 2014”. “La Commissione europea nel gennaio scorso – aggiunge il Consigliere regionale di Forza Italia – ha sollevato circa 190 osservazioni al Por Fesr Abruzzo 2014-2020, tutte riconducibili a questo Governo Regionale e non come sostiene il Presidente D’Alfonso a quello che lo ha preceduto. E’ bene ricordare che questo esecutivo regionale ha incontrato il partenariato così come riportato nella Delibera di Giunta Regionale  n.473 del 15 luglio 2014 dove viene messo in evidenza come “in data 1 e 8  luglio 2014 è stata presentata ed ampiamente discussa con il Partenariato la Bozza di proposta di Programma Operativo 2014/2020” e che “le osservazioni e proposte presentate in tali sedi ed inoltrate successivamente in particolare all’ultimo incontro sono state approfonditamente valutate e di esse si è tenuto conto nella stesura della proposta di Programma Operativo”. A oggi non è stato convocato nessun Comitato di Sorveglianza al fine di condividere ai vari livelli istituzionali un percorso formale ed amministrativo, per superare celermente ed efficacemente le criticità evidenziate dalla Commissione Europea, per rivedere il programma  operativo e che il partenariato è stato convocato solo nel marzo 2015 per essere messo al corrente delle osservazioni ricevute”.