TERAMO – Ormai infuria la polemica sull’Izs di Teramo anche per la vicenda dei 34 tra veterinari, biologi e chimici che – come ricordano i dirigenti e le organizzazioni sindacali dell’area dirigenza Uilfpl, Cgilfp, Cislfp, Anaao-Assomed, Fvm Sivemp – sono stati assunti nel 2007 con contratto a tempo indeterminato, a seguito di un corso triennale di formazione specialistica. Ieri le Rsu in una nota si opponevano al tentativo da parte del direttore generale, Fernando Arnolfo, sventato il “rischio” licenziamento, di annullamento dell’assunzione dei 34 professionisti, mettendoli, qualora la questione si risolvesse in tal senso, nella condizione di persone senza precedente curriculum professionale, assicurativo, previdenziale. Oggi Arnolfo con un comunicato spiega di essersi sempre battuto per la conservazione dei posti di lavoro di tutti i dipendenti che sono “una risorsa imprescindibile e irrinunciabile per il futuro dell’Ente” e spiega di non essersi mai lavato le mani della questione, anche appena insediato, posizioni, quelle “pilatesche” o “sbrigative”, dice, che “peraltro, all’epoca, sarebbero state ampliamente giustificate”. Ma ecco che le organizzazioni sindacali dell’area dirigenza smentiscono il direttore generale e si schierano con i 34 colleghi, chiedendo che venga ritirato il ricorso presentato al giudice del lavoro (che in sintesi sarebbe quello che dovrebbe portare all’annullamento delle stabilizzazioni dei 34 lavoratori, impegnati come tecnici laureati. “A distanza di quasi 10 anni apprendiamo con stupore che lo stesso ente Izs solleva dei dubbi sulla legittimità di tali assunzioni e conseguentemente la Direzione Generale decide di ricorrere unilateralmente presso il Tribunale di Teramo (sezione Lavoro) per chiedere l’annullamento dei 34 contratti – con ogni conseguenza di legge. È sorprendente come questa decisione sia stata presa dalla Direzione dell’Izs – dicono i dirigenti e i loro i sindacati – senza immaginare di poter chiedere un parere ai propri Dirigenti e senza considerare l’opportunità di approfondire ed esplorare possibili soluzioni alternative alla via giudiziaria con e per i professionisti interessati. È’ paradossale che questi 34 professionisti debbano difendersi – tra l’altro a proprie spese – contro l’Istituto che li ha assunti e per il quale lavorano efficacemente da quasi 10 anni. È’ altresì davvero difficile credere che questa decisione possa essere stata presa in alcun modo a tutela dei suddetti professionisti dipendenti dell’Izs. È sconcertante, infine, assistere ad un’operazione che non si propone in via prioritaria di tutelare il patrimonio tecnico scientifico (ed umano) dell’Ente tantomeno di salvaguardare la credibilità dell’Izs in Italia a all’estero. Nel respingere tale atteggiamento, si chiede alla Direzione dell’Izs di ritirare il ricorso presentato presso il Tribunale di Teramo contro i 34 lavoratori e di individuare altre soluzione attraverso un dialogo costruttivo che coinvolga le forze politiche e sindacali, i Dirigenti dell’Izs ed i lavoratori interessati”.