L’AQUILA – “Il rammarico maggiore è quello di aver dovuto rinviare a settembre l’approvazione di importanti provvedimenti previsti all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio regionale.” Sono queste le parole con cui il capogruppo regionale del PD, Sandro Mariani, esordisce, commentando la vicenda della mancanza del numero legale per lo svolgimento dei lavori assembleari durante l’ultima seduta del consiglio. “Dalle dichiarazioni dei colleghi Monticelli Gerosolimo ed Olivieri – asserisce il capogruppo PD – appare evidente la volontà di continuare il percorso con questa maggioranza, per cui non accettiamo insinuazioni strumentali sulla tenuta del governo regionale, che è politicamente in grado di esprimere, in maniera sana, la propria posizione e svolgere la propria azione amministrativa per la regione Abruzzo.” “Alle opposizioni, invece, che oggi si scagliano ferocemente contro di noi – continua Mariani – giova ricordare che l’assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini abruzzesi, passa anche attraverso il mantenimento della discussione in aula, per consentire con il loro contributo, l’efficacia dei dispositivi legislativi e ad azione programmatoria, che il ruolo a cui siamo eletti, tutti, impone.” “In particolare al centro destra – prosegue il Capogruppo – vorrei ricordare che in passato, con numeri ben più cospicui di maggioranza, non poche volte è accaduto che venisse a mancare il numero legale e parimenti occorre riportare alla memoria, che un’opposizione responsabile, quale all’epoca quella del centro sinistra, ha avuto il coraggio di sostenere ed affrontare la discussione per il bene dei cittadini.” “Si è persa la possibilità – insiste Mariani – di approvare rapidamente la legge sul riordino delle province, sul trasporto dei disabili e ancora, la variante della destinazione d’uso dell’autoporto di Castellalto, rallentando i tempi di insediamento di un’importante realtà produttiva nel nostro territorio, o di approvare lo strumento della risoluzione a favore degli stomizzati, o ancor peggio abbiamo toccato con mano il rischio di far perdere importanti finanziamenti alle istituzioni culturali della nostra regione.” “L’addebito di questi ritardi è da conferire – conclude Mariani – ad una legge elettorale prodotta da quelle forze politiche che oggi sono in opposizione e che di fatto sminuisce la nobiltà dell’assise consiliare, riducendo ad un paio di unità numeriche la possibilità del confronto politico, cui mai ci siamo sottratti, nell’interesse di approvare provvedimenti necessari alla vita degli abruzzesi.”
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