ATRI – Il gesto di “ribellione” del consigliere regionale del Pd, Luciano Monticelli, raccoglie consensi, con una strategia anche geografica ben chiara. E’ così che oggi da Atri il capogruppo del Pd, Alfonso Prosperi, dichiara: “Noi plaudiamo ed appoggiamo le motivazioni espresse dai “dissidenti” e seguiamo, in particolare, l’azione coraggiosa del Consigliere Luciano Monticelli, in attesa che altri “teramani” si associno. Abbiamo tutti pensato che se una persona moderata ed equilibrata, non in cerca di poltrone, come Monticelli, ha deciso di intraprendere un’azione così eclatante, vuol dire soltanto che il malessere che serpeggiava nella Giunta D’Alfonso si è trasformato in disagio politico ed in una richiesta di svolta programmatica e di metodo non più rinviabile”. Nel compiacersi dunque (dice “non tutti i mali vengono per nuocere”9 e nel ricordare che da Atri il dissenso era già partito da tempo, Prosperi chiama in causa il viecepresidente della giunta, l’onorevole Giovanni Lolli, di cui ribadisce il ruolo da sempre attribuitogli di “garante”. Gli chiede di intervenire, In realtà contrapponendolo al governatore D’Alfonso, perché, dice Prosperi, “non abbiamo davvero bisogno di novelli Conducator, ma di umili lavoratori della politica e dell’amministrazione”.
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