TERAMO – Ricorderete il detenuto con problemi psichiatrici che nei giorni scorsi aveva tentato di aggredire un infermiere della Asl, nel carcere di Castrogno, dove è rinchiuso. Oggi, denuncia il Sappe (il sindacato autonomo di polizia penitenziaria), lo stesso uomo ha aggredito due agenti, che hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Teramo. Scrive il Sappe: "Nella giornata odierna, all’interno del reparto Infermeria della Casa Circondariale di Teramo, un detenuto italiano N.R. di anni 45 , affetto da patologie psichiatriche e recidivo per analoghi comportamenti scorretti e aggressivi verso compagni e operatori penitenziari (lo stesso che giorni addietro aveva tentato di aggredire un infermiere), si è scaraventato improvvisamente contro gli agenti in servizio che lo riaccompagnavano nella cella, colpendoli ripetutamente su vari parti del corpo tanto da dover far ricorso alle cure sanitarie presso il pronto soccorso dell’ospedale civile di Teramo". "L’avevamo annunciato, era questione solo di tempo – dice ancora la nota – a nulla purtroppo sono valsi i nostri tentativi di richiamare l’attenzione degli organi superiori dell’Amministrazione penitenziaria e dei politici locali, della gravissima situazione lavorativa che stanno vivendo le donne e gli uomini del Corpo della polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Teramo". Questi "gravissimi episodi accaduti a distanza ravvicinata di tempo altro non sono – spiega il sindacato di polizia penitenziaria – che la punta di un iceberg di un problema, quello della gestione dei detenuti psichiatrici, mai risolto dall’Amministrazione Penitenziaria Regionale che si protrae da diversi anni, invero, solo a spot hanno annunciato di porvi rimedio, così come l’allestimento di idonee stanze e reparti dove ubicare soggetti detenuti sofferenti di questa patologia ma mai costruiti, lasciando l’ingrato compito di sorvegliarli, curarli e contenerli senza alcun strumento al malcapitato personale della polizia penitenziaria di turno che di certo non hanno la necessaria preparazione professionale per farlo. Sarebbe auspicabile, vista l’escalation di aggressioni nei penitenziari italiani nell’ultimo anno, che il Parlamento approvi al più presto la legge per dotare la polizia Penitenziaria della pistola elettrica Taser”. Il Sappe conclude:"Oramai i poliziotti teramani sono abituati a vivere sulla propria pelle certe vicende e sicuramente non si aspetta alcun ringraziamento da parte dei “Garantisti a intermittenza” per il delicato compito svolto a tutela della sicurezza e del rispetto della legalità in un luogo dimenticato da tutti, tranne quando devono puntare il dito in occasione di presunte denunce di maltrattamento come la nota e tristissima vicenda “Cucchi” purtroppo, ha insegnato".
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