TERAMO – Visita decisamente sfortunata quella di ieri in Abruzzo da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Tutti contro Renzi. Anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, dichiara l’infelicità della battuta del premier sulle sorti del Teramo calcio.
"Inaccettabili ed offensive le dichiarazioni con le quali il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della sua visita a L’Aquila ha desiro, ed irriso, le difficili e controverse vicissitudini della Teramo Calcio che, proprio in queste ore, vedrà fatta chiarezza sul proprio futuro calcistico. Inaccettabili ed offensive per Teramo, per i teramani, per una splendida tifoseria, e per tutto un territorio che in queste settimane, in particolare in queste ore, vive con tutta la passione possibile, e anche con le apprensioni e tensioni del caso, le vicende del Teramo Calcio, squadra gloriosa con alle spalle una storia lunga oltre cento anni di grandi emozioni. Una città, Teramo ed i suoi cittadini, i teramani, che si sono stretti con forza ed affetto incondizionato ai colori biancorossi. Per questo le parole arrivate dal Premier Renzi non possono non suonare offensive e non suscitare in noi tutti una grande amarezza: una evidente caduta di stile, questo Suo inciso che ha condito gli ennesimi annunci relativi ad una ipotetica abolizione delle imposte nazionali (TASI e IMU) destinatari in primis, oltre i cittadini, quegli stessi Sindaci già ridotti da tempo allo sgardito ruolo di esattori per conto del Governo. Non posso che ripetermi, davvero una inaccettabile caduta di stile per un Primo Ministro che a L’Aquila, ma era già accaduto precedentemente altrove, ha del resto rifiutato il confronto diretto con la gente; così come un’ombra di sgradevolezza non può risparmiare quei rappresentanti politici locali presenti al momento delle gravi dichiarazioni del Premier e dai quali non è salita una sola voce di distinguo. Un comportamento che stride, felicemente, con quello che in questi mesi ha invece contraddistinto il Governatore Luciano D’Alfonso per la sensibilità e l’operativa concretezza messe in campo proprio per assicurare le giuste condizioni affinché la squadra biancorossa potesse affrontare il prossimo Campionato della conquistata Serie B nel proprio Stadio “G. Bonolis”. Se dichiarazioni a dir poco imbarazzanti come queste rese dal Presidente del Consiglio fossero state indirizzate, ad esempio, alla blasonata squadra della Fiorentina quando Matteo Renzi era ancora Primo Cittadino di Firenze, e quelle parole le avesse pronunciate l’allora Premier Silvio Berlusconi, quali sarebbero state a parti inverse le Sue reazioni? Da Teramo, dai teramani, dalla tifoseria tutta non può quindi che arrivare, con tutta la forza e l’orgoglio del caso, la richiesta di pubbliche scuse. Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo".