TERAMO – I ricorsi al Tar per evitare la chiusura degli uffici postali (soprattutto periferici o di frazione) si susseguono in tutta la provincia di Teramo. E’ la volta di Sant’Omero, che vuole scongiurare l’ipotesi che il 7 settembre l’ufficio di poggio Morello chiuda e cerca di ottenere quello che intanto altri Comuni hanno avuto: la sospensiva da perte del Tar dell’Aquila del provvedimento. “Avevamo detto che ci saremmo opposti con ogni mezzo a disposizione al piano di riorganizzazione degli uffici postali proposto da Poste Italiane – afferma il sindaco Andrea Luzii – e così stiamo facendo. Il ricorso al Tar è un’azione forte ed incisiva che ci può consentire di bloccare il piano di Poste che penalizza fortemente i cittadini”. “Dopo i vari contatti intervenuti tra l’amministrazione comunale e la direzione provinciale di Poste Italiane e la partecipazione dell’ente ai numerosi incontri promossi dall’ ANCI Abruzzo – aggiunge l’assessore Carla Gatti – adesso arriva il ricorso al Tar, grazie al quale confidiamo di bloccare la decisione di Poste Italiane, considerato anche il fatto che il provvedimento di chiusura sembrerebbe violare i parametri previsti dal decreto ministeriale del 7 ottobre 2008 tra popolazione residente e distanza dagli altri uffici postali sia del Comune di Sant’Omero sia dei Comuni limitrofi. Se il piano di Poste venisse attuato si creerebbe un pesante disagio per la cittadinanza di Poggio Morello, costituita soprattutto da persone anziane che hanno maggiori difficoltà a spostarsi. Una situazione inaccettabile che, come dimostra la decisione di ricorrere al Tar, stiamo contrastando con tutti gli strumenti possibili, anche perchè la frazione è alle prese da anni con un continuo impoverimento ed un costante taglio di servizi di pubblica utilità”.