La piccola Katia resta in ospedale. Il prefetto plaude ai soccorsi

TERAMO – Sarà dimessa solo dopo gli approfondimenti clinici e neurologici, Katia, la piccola romena di due anni e mezzo che venerdì ha tenuto in ansia per oltre 18 ore gli abitanti di Cusciano e decine e decine di soccorritori che la cercavano per i boschi attorno alla frazione di Montorio. I sanitari del reparto di pediatria dell’ospedale Mazzini dove la bimba è stata ricoverata sabato mattina subito dopo essere stata ritrovata ai margini di un bosco da un  volontario, vogliono svolgere tutti gli accertamenti utili per scongiurare eventuali conseguenze o traumi sulla piccola. Intanto è ancora viva l’eco della esaltazione generale per un caso a lieto fine. Il paese festeggerà assieme al sindaco e ai soccorritori la positiva conclusione della vicenda, che sul piano tecnico, ha permesso di testare con buoni risultati il Protocollo operativo per la ricerca di persone scomparseadottato dalla Prefettura di Teramo nel 2013 e che prevede, in particolare per i minori e per i soggetti più deboli, l’immediata attivazione delle squadre di ricerca ed ogni necessario sforzo operativo per il rintraccio degli stessi. Lo stesso prefetto Valter Crudo ha voluto esprimere ai rappresentanti delle Forze operative intervenute nel teatro di ricerca gratitudine ed apprezzamento per il contributo fornito da ciascuno, e per l’efficienza e l’efficacia mostrate, sia agli appartenenti alle Forze di Polizia che alle organizzazioni di volontariato. Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal Prefetto per l’apporto fornito, al sostituto procuratore, Davide Rosati, che ha seguito e coordinato in loco le attività di indagine e di ricerca.