ROMA – Il Teramo è in Lega Pro. Il Collegio di garanzia del Coni ha infatti respinto la richiesta cautelare del Forlì che chiedeva la sospensione delle partite del Teramo e del Savona, che era stata concessa in via preliminare a titolo di sospensiva nei giorni scorsi dal solo presidente Frattini (e non in udienza collegiale come oggi), determinando lo slittamento dell’esordio del Teramo e dei liguri. La sentenza è uscita attorno alle 21, dopo circa un’ora di camera di consiglio. Dinanzi al Collegio, ultimo grado di giudizio sportivo, i legali di Teramo, Savona e Figc hanno discusso contro la richiesta dei romagnoli che volevano che venisse bloccato il campionato delle formazioni interessate, perchè puntano a vincere il ricorso con cui chiedono la retrocessione in Serie D di abruzzesei e liguri e prenderne il posto in Lega Pro. Soddisfatto il commento dell’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli, che assieme al collega Chiacchio, cura gli interessi del Teramo dinanzi alle giurie sportive: «Passo dopo passo, piano piano – ha detto il giurista teramano – risaliamo la china». Il riferimento è alla pronuncia positiva per il Teramo, che dovrebbe imprimere una impronta decisa e chiara sul giudizio di merito che si affronteraà non prima della metà di ottobre, a campionato di Lega Pro già in fase avanzata (come successo già per la serie B). E’ bene ricordare che siamo soltanto a un primo passaggio verso la soluzione definitiva dell’intricato caso extrasportivo: oggi dinanzi alla Corte del Coni – che esprime solo giudici di legittimità sull’Appello – era fissata la discussione della sola richiesta cautelare di sospensione dei campionati da confermare nel merito. Il resto dei ricorsi contro la setenza della Corte d’Appello Federale del 28 agosto scorso (quello con cui il Forlì chiede la retrocessione D di Teramo e Savona, quello del Teramo contro la revoca del titolo di serie B e la penalizzazione di 6 punti, quello del Savona contro i 6 punti di penalizzazione quello infine del presidente Campitelli contro la squalifica e la multa) saranno discussi nel merito, in udienza collegiale come oggi, non prima che siano scaduti i termini di opposizione delle parti ai ricorsi stessi, vale a dire non prima dell’8 ottobre. Dunque, resta aperto il fronte di tutte le decisioni, per quanto riguarda il Teramo della retrocessione in Serie D (se venisse accolto il ricorso del Forlì), della riammissione in Serie B (se venisse accolto il ricorso del Teramo) o della permanenza i Lega Pro con penalizzazione di sei punti (se venissero respinti tutti i ricorsi con conferma in toto della sentenza di appello). E’ ovvio però, e da qui l’ottimismo odierno del clan teramano, che una decsione diversa dal mantenimento della Lega Pro risulti improbabile, visto anche lo status dei campionati all’epoca della discussione dei processi di merito. Per adesso intanto, il risultato minimo, dopo tante sentenze avverse, il Teramo l’ha portato a casa: sabato al Bonolis alle 14 si ricomincia proprio da Teramo-Savona e in Lega Pro. Poi si vedrà.
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