PIETRACAMELA – A un anno dall’omicidio di Renato Bellisari, il pensionato di 77 anni che la notte tra il 25 e il 26 settembre 2014 fu trovato con il cranio fracassato nella sua casa di Intermesoli, l’omicida non ha ancora un nome. Nei giorni scorsi, il gip del Tribunale di Teramo, su richiesta del pm titolare del fascicolo, il sostituto Andrea De Feis, ha archiviato la posizione dell’unico indagato, iscritto per omicidio a dicembre dello scorso anno. Si tratta di un conoscente di Bellisari, del quale all’epoca non fu resa nota l’identità e sul quale non sarebbero emerse prove di un coinvolgimento nell’omicidio. Dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati i Carabinieri del reparto operativo di Teramo effettuarono accertamenti e approfondimenti che non avrebbero fatto emergere alcuna prova a carico dell’uomo. Bellisari, che era tornato nel suo paese dopo una vita passata in Canada, secondo quanto stabilito dall’autopsia, fu ucciso da 7 colpi sferrati con violenza con un corpo contundente, nella sua abitazione di via Baracca nela frazione di Pietracamela, in una notte in cui la pioggia torrenziale aveva coperto anche l’eventuale trambustò della colluttazione tra la vittima e il suo aggressore.
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