GIULIANOVA – Il gotha della chirurgia toracica italiana si riunirà a Giulianova, all’hotel Europa, i prossimi 29 e 30 ottobre. Oltre 100 chirurghi parteciperanno alla prima ‘Consensus Conference’ che porterà alla predisposizione di Linee Guida nazionali sulla "Vats Lobectomy". Roberto Crisci, professore ordinario dell’Universita’ dell’Aquila e Primario della Unità Operativa Complessa a direzione universitaria di Chirurgia Toracica dell’Ospedale di Teramo è l’organizzatore di questa "Conferenza di Consenso" che – per la prima volta in Italia – giungerà ad un accordo che redigerà, appunto, le linee guida nazionali su una tecnica chirurgica innovativa nella cura dei tumori polmonari, la Vats che è l’acronimo di "Video Assisted Thoracic Surgery". Si tratta della Lobectomia VideoToracoscopica e si tratta di una tecnica mininvasiva per via endoscopica, con appositi strumenti e telecamere, evitando i "tagli" di qualche anno fa. Le migliori possibilità di cura sono legate alla diagnosi precoce e al trattamento chirurgico: operando i tumori del polmone al I e II stadio si ottengono sopravvivenze del 50-80% a 5 anni. L’intervento di scelta in questi casi è la lobectomia, cioè l’asportazione del lobo polmonare che contiene la malattia e i linfonodi vicini. La via di accesso standard tradizionalmente più praticata per questo tipo di interventi è quello attraverso il quale si pratica una incisione di circa 15 centimetri sul torace. Le conseguenze negative di questa via di accesso sono rappresentate dal dolore, dalla limitazione funzionale dell’arto superiore, dalla difficoltà a respirare profondamente e a tossire con efficacia. Per un completo recupero sono necessari alcuni mesi, ed in un 25-30% dei casi il paziente può essere affetto da dolore cronico post-toracotomico, un dolore persistente che può durare a lungo. Con l’intento di ovviare a questo tipo di problematiche, si sta assistendo in questi anni ad uno sviluppo delle tecniche mininvasive in chirurgia toracica: si tratta di effettuare gli stessi interventi per la cura dei tumori del polmone non per via "aperta" mediante toracotomia, ma in Vats, con tre piccole incisioni cutanee, nessuna sezione muscolare e nessuna divaricazione costale. «Sono molto soddisfatto – dichiara Crisci – di essere riuscito ad organizzare questo evento che segnerà il punto di partenza della condivisione, in ambito nazionale, di linee guida su una tecnica chirurgica innovativa che vede coinvolti oltre 49 centri che la praticano, tra cui l’ospedale di Teramo, che ricopre un ruolo di grande rilievo e di capofila del gruppo nazionale. I casi italiani di Vats Lobectomy sono raccolti dal gennaio 2014 in un Registro Nazionale che ne conta già oltre 2.000. Dunque, sulla scorta della disamina della letteratura mondiale e dell’esperienza maturata nei Centri aderenti al VATS Group, la Consensus Conference produrrà le proprie "raccomandazioni" sul tema, in modo autorevole».
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