TERAMO – Dopo la polemica sulla nomina del presidente del nuovo Consiglio di amministrazione, dopo la notizia del rinvio a giudizio dell’ex direttore Caporale e la sua lettera aperta pubblicata dagli organi di informazione, le esternazioni dell’ex presidente del Cda contro il direttore generale dimissionario, resta ‘calda’ l’atmosfera dell’Istituto zooprofilattico sperimentale "G. Caporale" di Teramo: la presa di posizione del dg Fernando Arnolfo, che interviene per replicare a Caporale e difendere l’operato dei vertici amministrativi (l’Izs ha deciso di costituirsi parte civile nel processo all’ex direttore), sembra alimentare una sorta di guerra tutti contro tutti. Ecco l’intervento di Arnolfo:
«Negli ultimi giorni ho avuto modo di leggere le ripetute esternazioni da parte dell’ex Direttore dell’Istituto.
Le stesse sono evidentemente frutto di illazioni personali che non mi interessa commentare perché altra è la sede di relativa valutazione come altra è l’Autorità preposta.
Personalmente tengo a sottolineare l’operato encomiabile degli Uffici amministrativi nel corso delle indagini: un lavoro lungo e faticoso, improntato alla piena e dovuta collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e insieme ad una assoluta riservatezza nella gestione di dati, informazioni e documenti.
L’operato limpido e trasparente di alcuni dipendenti e strutture che oggi sono fatti oggetto di spregevoli attacchi anche di natura personale – verrebbe da pensare proprio in ragione del relativo comportamento – , costituisce per me e per l’Istituto motivo di vanto, specie in un momento storico in cui la Pubblica Amministrazione è sulle pagine di tutti i giornali per fatti e misfatti ben poco edificanti.
In questi anni, tra mille difficoltà e pur a fronte di fattori esterni pesantemente condizionanti, l’Ente è riuscito a conservare l’elevato livello operativo grazie all’impegno, all’abnegazione e al non comune spirito di servizio del proprio personale.
Ritengo però, e i fatti di oggi lo confermano, che sia stato raggiunto un obiettivo non meno importante, date le condizioni di partenza: la totale libertà di espressione e trasparenza operativa.
Il tempo dirà che non si tratta di un traguardo da poco».
Fernando Arnolfo