TERAMO – (jacopodifrancesco) Predica calma, Vivarini. Calma e determinazione, ma soprattutto intelligenza per ritrovare la vittoria dopo 5 partite. Perché a detta del mister, il Teramo prende gol per la troppa voglia di segnare, si scopre troppo: «Siamo una squadra che ha dimostrato il suo valore, dobbiamo uscire da questo momento con le nostre qualità; non è il mio peggior periodo qui». L’avversario non è quello che sceglieresti per ripartire, domani ci sarà il Siena di mister Atzori, di Portanova e Bonazzoli: gente che conosce la Serie A. «Sono una squadra esperta – ha continuato il mister – una delle più attrezzate, la loro arma principale è il contropiede, quindi dovremo stare molto attenti ai dettagli». C’è un ex, Roberto Masullo, sarà sicuramente felice di tornare a prendersi gli applausi del Bonolis. I toscani sono reduci dal pareggio al "Franchi", 1-1 contro l’Arezzo, ultimo di 5 risultati utili consecutivi.
Probabilmente Vivarini tornerà al classico 3-5-2, come più volte richiesto da Campitelli, per fare più filtro al centro e quindi ridurre i palloni giocabili agli avversari. Speranza è tra i convocati, ma verrà valutato oggi, nel caso non dovesse farcela sarà confermato D’Orazio; l’idea insolita è Di Paolantonio largo a sinistra, Petrella e Moreo coppia d’attacco. Servirà la spinta del Bonolis, perché forse per la prima volta da molto tempo, domani il Teramo non sarà il favorito in casa. Ma, mai come domani, c’è un solo risultato: per mantenere viva qualche ambizione ma soprattutto per non sprofondare.