La proiezione del documentario "Lei disse sì" a Officine Indipendenti

TERAMO – Oggi alle 18.30, al circolo Arci Officine Indipendenti, in via Vezzola 7/9 si terrà la proiezione del documentario "Lei disse sì" alla presenza delle due autrici/protagonisti, Lorenza Soldani ed Ingrid Lamminpää. L’incontro sarà arricchito dalla presenza del presidente nazionale Arci Gay Flavio Romani. Il documentario, recentemente proiettato alla Camera dei Deputati, racconta il viaggio di Ingrid e Lorenza costrette a sposarsi in Svezia perchè in Italia è ancora fatto divieto, nonostante le 46 proposte di legge sul tema dal 1988 a oggi e nonostante la Corte di Strasburgo abbia condannato l’Italia per essere "l’unica democrazia occidentale a mancare a questo impegno” il 15 Luglio 2015. Proiettato in Europa e in tutta Italia, in sale cinematografiche, arene estive, circoli e Festival, è stato sostenuto da una crescente partecipazione del pubblico che lo ha premiato al Biografilm Festival di Bologna nel 2014 (dove il film si è aggiudicato anche il premio della Giuria), e al Gender film festival di Roma nel 2015. E’ inserito nella campagna #LoStessoSì organizzata dalle associazioni LGBT e dall’Arci per trasformare la rivendicazione sui diritti civili in un patrimonio collettivo, popolare, trasversale che permetta di vincere la grande battaglia di civiltà che ci trasformi in un Paese egualitario. E’ noto quanto storicamente il popolo italiano chiamato a decidere sui diritti civili, come nel caso dell’aborto e del divorzio, abbia sorpreso la politica ed il governo è noto anche che i diversi sondaggi d’opinione stabiliscono la diversità tra la popolazione italiana, a maggioranza favorevole al matrimonio omosessuale, e la società politica, che fatica invece ad adeguarsi. Ci auguriamo perciò che il Parlamento arrivi finalmente a legiferare, come promesso dal governo, perchè l’orizzonte vede pericolosamente riaffiorare sentimenti xenofobi ed intolleranti che parevano silenti ed in questo percorso di pacificazione della convivenza umana sarebbe utile avere accanto, e non contro, anche le organizzazioni religiose, per usare le parole di Monsignor Charamsa "Ogni persona, anche i gay, le lesbiche o i transessuali, porta nel cuore un desiderio di amore e familiarità. Ogni persona ha diritto all’amore e quell’amore deve essere protetto dalla società, dalle leggi, dalla Chiesa"