Garante dei detenuti, anche da Bertinotti un appello per la Bernardini

TERAMO – «Assistiamo a un parallelo nel disastro della politica contemporanea: la mancata elezione dei membri della Corte costituzionale e la mancata elezione di Rita Bernardini a un ruolo così significativo della società civile». Lo ha detto Fausto Bertinotti in un appello per Rita Bernardini Garante dei detenuti d’Abruzzo, ai microfoni di Radio Radicale. «Colpisce il tasso d’ipocrisia in cui sono avvolte le scelte o le non scelte – ha proseguito Bertinotti -. La politica contemporanea si ammanta molto di nuovi termini: uno di questi è il merito, l’altro è l’esperienza; dove si può trovare, rispetto alle carceri, un merito e un’esperienza superiori a quelli di Rita Bernardini?». Il presidente emerito della Camera dei Deputati ha commentato anche le obiezioni, mosse dal Movimento 5 Stelle, sulle condanne ricevute da Rita Bernardini per le azioni di disobbedienza civile: «Com’è mai possibile ragionare sulla legalità come se questa non fosse un processo anche di conquista di diritti negati? La politica deve discernere: una condanna non vale l’altra. Una condanna per omicidio non vale una condanna per una manifestazione di lavoratori che si oppongono alla chiusura di una fabbrica! Non solo la pratica della nonviolenza lo testimonia in maniera storica, ma anche le lotte sociali tradizionali. Su quest’argomentazione bisognerebbe indurre una riflessione.