Il Fondo etico di "Futuro In": soldi (per il territorio) da chi lavora in opere pubbliche

TERAMO – Si chiamerà Fest, Fondo etico di solidarietà teramano, è una sorta di cassaforte la cui consistenza andrà devoluta in opere sociali, culturali, di emergenza, gestita da un Comitato a partecipazione mista. E’ la proposta che avanzano assessori e consiglieri di Futuro In, il gruppo consiliare che fa riferimento al vicepresidente della Regione, Paolo Gatti. L’hanno illustrata questa mattina e l’assessore Rudy Di Stefano (assieme all’assessore Francesca Lucantoni, al capogruppo Giambattista Quintiliani e al consigliere Franco Fracassa) ine ha spiegato i dettagli: «Si tratta di un fondo che si nutre di devoluzioni volontarie di chi, impegnato o nella ricostruzione post-sisma o nei lavori pubbliciai, tutti quei professionisti che prendono dal territorio e vogliono restituire al territorio per fare beneficenza». Il Comitato di garanzia, secondo la proposta, sarà espressione dell’amministrazione comunale e delle Associazioni di categoria che vorranno fare parte e che insieme si impegneranno a promozionare l’iniziativa. «Il Comune farà confluire in questo fondo il 20 per cento delle indennità degli assessori e del sindaco, secondo il taglio deciso in ossequio alla spending review – ha aggiunto Di Stefano -, somme che adesso sono in giro per i meandri del bilancio e che in questo modo avrebbero un senso». Saranno Comitato e assemblea dei ‘donatori’ a decidere la finalità delle somme raccolte: da iniziative nel sociale o nella cultura piuttosto che nello sport, oppure ancora spesi per opere sul territorio o in casi di emergenza, come l’eliminaione delle barriere architettoinche: «Insomma – ha concluso Di Stefano -, laddove il bilancio comnunale non riesce e intervenire, cercheremo id farlo in maniera diversa».