TERAMO – L’allerta meteo lo aveva previsto, da oggi i venti sull’Abruzzo e sul Teramano in particolare si sono rinforzati e tutto il territorio è flagellato da veri e propri tornado che stanno creando non poche difficoltà sia alla circolazione dei mezzi, soprattutti quelli pesanti, che alla libera circolazione della gente. Questo perchè il forte vento di burrasca sta spezzando rami e in alcuni casi anche alberi, disseminandoli su tutto quanto sia a tiro, auto, negozi, case, passanti, ma anche danneggiando coperture e tetti, insegne stradali, cartelloni pubblicitari. Perfino una parte della struttura luminosa del Centro commerciale Gran Sasso oggi ha rischiato di crollare a terra sotto le forti raffiche. Uno degli episodi più gravi e rischiosi si è verificato stanotte e per fortuna soltanto l’orario ha evitato conseguenze per le persone e feriti. E’ successo a San Nicolò dove un grosso tronco di pino si è abbattuto sui gazebo di un esercizio commerciale, spezzato dal forte vento. Ha provocato danni alle cose ma non alle persone. Adesso è lì in attesa di essere rimosso. L’emergenza vento sta provocando anche incendi: due in particolare, uno a Giulianova Lido lungo la statale Adriatica, nei pressi del sottopasso di via Lepanto: è andato a fuoco un canneto. Ben più serio il rogo che si è sviluppato a San Nicolò, nei pressi dello svincolo di Canzano della Teramo-mare dove sono andati a fuoco un migliaio di metri di sterpaglie e canne. L’intervento dei vigili del fuoco, sottoposti a un vero e proprio tour de force per le richieste di aiuto, ha evitato il peggio. In serata la forza delle raffiche è aumentata, portando ancora scempio soprattuto nel patrimonio arboreo: una vera ecatombe si è registrata alla Madonna delle Grazie, dove i pini hanno perso interi rami e in alcuni casi, come si vede nella foto all’inizio di Ponte San Ferdinando, sono crollati a terra.
Paura a Morge di Campli. Paura nella notte a Morge di Campli, dove i vigili del fuoco sono impegnati duramente contro un vasto fronte di fuoco che ha lambito pericolosamente l’abitato della piccola frazione alle porte del capoluogo farnese, rischiando di far evacuare una decina di abitazioni.