TERAMO – Un teramano 45enne convive da cinque anni con la sfortuna di avere una macchina che ha una targa "gemella" all’estero e riceve ingiunzioni di pagamento di multe e accessi impagati in autostrada. Adesso ha fatto ricorso all’Associazione dei consumatori Robin Hood per ottenere un accesso agli atti d verificare in quante altre situazioni di illegalità sia incappato l’automobilista straniero. Eppure già nel 2010 il cittadino teramano aveva dimostrato alla polizia municipale di Pistoia di essere proprietario di una macchina di diverso modello da quella incriminata e non solo con una targa italiana piuttosto che straniera. Eppure quando credeva di aver risolto l’inghippo, ha ricevuto la cartella esattoriale di Equitalia per le stesse multe cancellate. Il dettaglio che rende ancor più paradossale la vicenda è che si tratta di verbali per eccesso di velocità con tanto di fotografia dell’infrazione: dunque chi ha accertato la violazione avrebbe avuto il dovere di verificare che al Pubblico registro automobilistico non c’era corrispondenza con il modello di macchina del consumatore teramano.
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