TERAMO – Unioni civili, matimoni omosessuali, stepchild adoption e perchè no anche teoria del gender: tutta carna sul fuoco della politica in questi giorni, che si infiamma delle posizioni più disparate, comprese quelle delle ‘anime’ che compongono i vari schieramenti. Nella sinistra non sono piaciute le recenti iniziative relative al voto bipartisan in Commissione sulla ‘diffida’ a introdurre a scuola la materia gender. E questo ha aperto anche la strada ad altri confronti interni, soprattutto attorno alla galassia scuola-studio-università. L’ultima analisi/critica in ordine di tempo è quella dell’ex responsabile Udu teramano, Andrea Core, oggi componente dell’esecutivo nazionale dell’Unione degli universitari che oggi replica al capogrupo in consiglio regionale Sandro Mariani, attraverso una lettera aperta indirizzata al segretario regionale Pd, Marco Rapino. Ecco il testo.
"Caro segretario Marco Rapino, in questi giorni assai caotici per quanto riguarda la discussione sul ddl Cirinnà, credo che la tua adesione alla manifestazione di sabato sia un fatto da accogliere più che positivamente. Allo stesso modo, però, resto sconcertato da quanto fatto e dichiarato dal Capogruppo PD in Regione: appoggiare la risoluzione promossa dall’ex assessore PDL Paolo Gatti è un atto di una gravità politica enorme, e ancora di più lo sono le parole con cui risponde oggi. Forse sarebbe il caso di far comprendere al Capogruppo che non si sta parlando di essere pro o contro le unioni civili, i matrimoni omosessuali o le stepchild adoption. No, si tratta di alimentare un qualcosa di inesistente e insensato, montato ad arte da chi si nutre quotidianamente di odio e disciminazione: la peggio destra. Si tratta di appogiare quella che lo stesso Ministero, tramite il Ministro Giannini ha definito "truffa culturale". E’ di una gravità inaudita che chi ricopre un ruolo come quello di Capogruppo non sia realmente a conoscenza di quella che è stata una delle riforma cardine del Governo PD a guida renziana: sostenere che nelle scuole ci sia il rischio che venga insegnata la "teoria gender" significa non aver letto la riforma. Non ci si può nascondere dietro il fatto che "ho firmato a titolo personale" o peggio "sono convinto che la famiglia debba essere composta da una mamma e da un papà". No, qui la discussione è altra: non si sta dicendo o promuovendo il vero, si sta mistificando la realtà e penso fortemente che questo sia la peggior colpa per chi fa politica. Per quanto riguarda il suo riferimento oggi all’Unione degli Universitari, non posso che sorridere.
L’idea che altri possano decidere di cosa possa o non possa occuparsi l’Udu e’ bizzarra.
Peraltro il capogruppo del Pd dovrebbe sapere che oltre alla quotidiana attivita’ negli Atenei, da anni ci battiamo affinche’ la Regione Abruzzo esca dalla vergognosa coda delle statistiche nazionali sui fondi destinati al diritto allo studio. Cosi’ come il capogruppo del Pd dovrebbe sapere che ci siamo battuti affinche’ la Regione affrontasse il tema degli "esodati" dal dsu causati dalla riforma dell’ISEE.
Questi si sono temi reali, non certo fondati sul nulla come il paventato "insegnamento della teoria gender" nelle scuole.
Magari con l’impegno del capogruppo del partito guida della coalizione al governo regionale si potrebbe dare risposta alle sollecitazioni dell’Udu sul tema del diritto allo studio".
Andrea Core
Esecutivo nazionale Udu
Udu Teramo
Udu L’Aquila