TERAMO – E’ il giorno del dolore nella piccola comunità di contrada Sodere di Canzano dove ieri un tragico destino ha strappato alla vita il piccolo Gioele Capitanio, morto per le gravissime ferite riportate nella caduta dal trattore su cui si trovava assieme al nonno Giuliano. Se la commozione e la partecipazione di un’intera frazione fa sentire vicina la solidarietà ai genitori Sandro e Flavia, la macchina della giustizia però fa il suo corso con l’obiettivo di chiarire il perchè di questa tragedia, anche se questo non restituirà Gioele a chi gli vuole bene. La procura di Teramo ha iscritto nel registro degli indagati il nonno del piccolo di due anni perchè si potesse procedere comunque a tutte i passaggi giudiziari previsti in questi casi, a cominciare dall’autopsia sul piccolo, svolta oggi all’obitorio dell’ospedale di Teramo. L’esame medico legale, eseguito dall’anatomo-patologo Gina Quaglione, ha confermato che sono state le gravissime fratture craniche a determinare il decesso del piccolo. I traumi sono tutti compatibili con la caduta dall’alto e in particolare, da almeno due violenti impatti: il primo contro la scaletta di salita alla cabina del trattore, il secondo con il terreno. Il perito ha escluso quello che la procura voleva sapere: il bimbo non è finito sotto le ruote del trattore. Elementi questi però, come detto, che non cambiano purtroppo il quadro della tragedia, che ha tolto agli affetti di tanti un bimbo così piccolo e buttato nel dolore immenso una famiglia e nella disperazione un nonno. Nel pomeriggio tanta gente ha consegnato l’ultimo bacio al piccolino, nel funerale che la famiglia ha deciso di celebrare in forma privata nella chiesetta di Ripattoni di Bellante.
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