TERAMO – Sugli attacchi portati al sindaco Brucchi dai consiglieri del Pd e di Teramo Cambia, interviene il capogruppo di Futuro In, Giovannibattista Quintiliani che auspica il ritorno a un livello di decoro del dibattito politico, in una sana competizione delle idee e «che le critiche, seppur dure, siano utili alla comunità teramana e non demagogiche, rozze ed incentrate solo sulle insolenze personali, come oggi, purtroppo, si osserva». Quintiliani accusa le opposizioni di carenza di «contenuti, idee, proposte e soluzioni» ma soprattutto bolla come «il peggio della dialettica poitica» i toni utilizzati e ricorda, citado il caso delle tre auto bruciate al sindaco di Tagliacozzo, che «dalla violenza delle parole a quella dei gesti il passo può essere breve». «Si può comprendere la frustrazione di chi a Teramo si accontenta di vincere, magari, la battaglia delle parole ma puntualmente perde la partita delle elezioni, – dice Quintiliani – ma non si può accettare, da parte di chi dovrebbe essere da esempio, lo sconfinamento in toni da osteria, in argomentazioni che non hanno nulla di politico e invece molto di esistenziale».
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