Renzi nel Gran Sasso per annunciare 60 milioni in più all'Infn

L’AQUILA – Il primo ministro italiano Matteo Renzi ha fatto oggi un mini tour in Abruzzo partendo dai Laboratori sotterranei del Gran Sasso, per annunciare, ai ricecatori e alle autorità presenti, un finanziamento aggiuntivo ai 245 milioni di euro annuali, per finanziare la ricerca e in particolare quella sulla materia oscura. «Oggi – ha detto Renzi – annunciamo un finanziamento straordinario di 60 milioni per un progetto che l’Infn metterà in atto. Dobbiamo far sì che sui Laboratori del Gran Sasso si possa intervenire su manutenzione e innovazione e sulla grande sfida e battaglia della materia oscura. I soldi arriveranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. La nostra filosofia – ha proseguito – sarà una delle priorità su cui mi vedrete lavorare nei prossimi due anni. Negli anni sono stati stanziati meno fondi e questo è un errore. Abbiamo cominciato a restituire…».

Soldi per il progetto Darkside. L’esperimento dei Laboratori del Gran Sasso che punta a ‘vedere’ la materia oscura e a scoprire le particelle che la costituiscono si chiama Darkside. La schermatura totale della galleria che diventa possibile con il finanziamento annunciato oggi dal presidente del Consiglio ha una grandissima importanza per la ricerca: «E’ come scavare a mille metri profondità, dà un valore aggiunto che ci permette di competere a livello internazionale – ha rilevato il presidente dell’Infn, Ferroni -». Darkside è uno degli esperimenti visitati oggi da Renzi, insieme al ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Stefania Giannini. Accompagnati da Ferroni e dalla giunta dell’Infn, hanno visitati la sala C, che ospita l’esperimento. Grazie alla protezione dei 1.400 metri di roccia sotto i quali si trova, e un domani grazie alla schermatura, Darkside deve intercettare le particelle che sono i più probabili componenti della materia oscura, chiamate Wimp (Weakly Interacting Massive Particle) e per farlo utilizza l’Argon liquido alla temperatura di meno 189 gradi. «Darkside è la nostra scommessa – ha detto ancora Ferroni -: oltre a dare la caccia alla materia oscura, l’esperimento è importante per le ricadute nella ricerca industriale. C’è infatti il progetto Aria, per la costruire un’infrastruttura di ricerca nelle miniere del Sulcis. Un accordo tra Infn e Regione Autonoma della Sardegna prevede la possibile riconversione dei pozzi della miniera di Monte Sinni, per farne un enorme ‘distillatore’ per rifornire di Argon l’esperimento Darkside, ma anche mettere altri materiali preziosi a disposizione della ricerca».