La Provincia avvia il percorso verso i Poli tecnici professionali

TERAMO – Al via il confronto sull’offerta formativa della scuole superiori della provincia di Teramo, un tema sui il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, è impegnato a trovare una soluzione ottimale che incroci le esigenze del mondo della scuola con una domanda di eccellenza da parte delle famiglie e degli studenti. Protagonisti sono  gli istituti tecnici – oggetto della riforma che sarà disciplinata dalla Regione e finanziato con i fondi del POR gestiti dall’assessorato all’istruzione di Marinella Sclocco – e l’Ufficio scolastico provinciale. L’obiettivo è quello di arrivare a formulare delle proposte in ordine alla costituzione di Poli tecnici professionali e di Istituti tecnici superiori. Nei Poli, come negli Istituti tecnici superiori, si struttura un’offerma formativa altamente professionalizzante anche con la partecipazione di Università, imprese, associazioni di categoria uniti in Consorzi. L’obiettivo è quello di costruire una formazione altamente qualificata e adeguata alle richieste del mondo del lavoro riducendo la dispersione scolastica (grande problema dell’Italia) e rendendo gli anni dello studio e della formazione pre-universitaria molto più interessante e utile per i giovani. «In Abruzzo questo percorso si è appena avviato con l’elaborazione del Piano triennale da parte dell’Assessorato all’Istruzione – ha dichiarato il presidente Renzo Di Sabatino – una partita da non sottovalutare perché abbiamo l’occasione di costruire percorsi didattici moderni, più interessanti per gli studenti e più utili per il mondo del lavoro. La Provincia vuole avere un ruolo di coordinamento in questo percorso avendo l’opportunità di far incontrare il mondo della scuola, quello dell’impresa e quello degli enti locali». La riforma riguarda gli istituti tecnici e l’offerta formativa professionale e bisogna decidere quanti e quali Poli tecnici istituire e verificare se c’è lo spazio per strutturare altri Istituti tecnici superiori. Al prossimo incontro saranno invitate anche le associazioni d’impresa mentre attraverso i Centri per l’Impiego sarà condotta una ricerca per verificare quali sono i titoli di studio che favoriscono l’ingresso nel mondo del lavoro.