TERAMO – La Provincia di Teramo ha chiesto alla Regione di rivedere i meccanismi che regolano le autorizzazioni ai tirocini di Garanzia Giovani per garantire equità di distribuzione fra i territori e, quindi, fra gli utenti e di rifinanziare la misura per consentire a quanti sono rimasti esclusi dall’ultimo avviso possano accedervi. La necessità di un confronto, secondo la Provincia, scaturisce da quanto accaduto due settimane fa «quando tutti i giovani teramani, ma non solo loro, sono rimasti esclusi dalla chiamata ‘a sportello’ attraverso l’online dagli ultimi tirocini di Garanzia Giovani». Secondo la Provincia, i Centri per l’impiego di Teramo, hanno provato a collegarsi alle 8.59, con domanda rifiutata perché troppo presto, e alle 9.01 quando è stata rifiutata perché già tardi. «Inoltre – continua la Provincia – è stato consentito che in una sola istanza fosse contenuto un elenco di tirocini da attivare: quindi chi ha avuto la fortuna di fare ‘click’ alle 9 in punto ha esaurito tutte le risorse disponibili». «Queste sono le cose che fanno fuggire all’estero i nostri giovani – commenta il presidente Renzo Di Sabatino – e che rendono incomprensibile la Pubblica amministrazione agli occhi dei cittadini. Il danno è duplice: ai ragazzi e alla credibilità delle istituzioni». A questo riguardo la stessa Provincia di Teramo ha avanzato una serie di proposte per migliorare il meccanismo a partire dall’adozione di criteri che garantiscano equità di distribuzione fra i territori e, quindi, fra gli utenti.
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