TERAMO – (jacopodifrancesco) E chi li capisce è bravo. Teramo inesistente e apatico nel primo tempo, cattivo e irrefrenabile nel secondo; se c’è un’indicazione che si può cogliere da questa gara è che ai ragazzi di Vivarini non si può rimproverare la mancanza d’impegno, poi si potrà discutere su altri aspetti perché c’è molto da migliorare. Pochi spettatori all’“Artemio Franchi”, una ventina i teramani al seguito. 4-4-2 con Petrella titolare e a sorpresa Narduzzo tra i pali, Carboni risponde con un 3-5-2 nel quale figura a sinistra l’ex Masullo. Il Teramo sembra non essere sceso in campo, nella prima mezz’ora il Siena fa quello che vuole. Apre le danze La Vista, che dai 30 metri sorprende Narduzzo e infila l’1-0; l’unico che prova a dare la scossa è Di Paolantonio, ma l’onda bianconera sembra troppo forte: De Feo al 33’ è inspiegabilmente solo sugli sviluppi di un corner e segna il 2-0. Sette minuti dopo su piazzato di La Vista è Celiento che mette dentro e sembra chiudere i giochi, anche se i biancorossi provano a farsi vedere in avanti con buone conclusioni sprecate da Di Paolantonio e Cruciani. Nella ripresa il copione tattico cambia, il Teramo vuole salvare la faccia, e Montipò prima si supera sull’incornata di Caidi ma sbaglia vistosamente pochi minuti dopo sul colpo di testa di Moreo che accorcia le distanze. Vivarini ci crede e butta nella mischia Forte, che affianca Moreo in avanti con Petrella spostato a destra. Passata però l’euforia del gol il match scende di ritmo, si gioca prevalentemente a centrocampo. A riaccendere i biancorossi ci vuole una ripartenza di Petrella, dopo un numero di Moreo, Forte vede Montipò dirgli di no con un’altra gran parata. Il Diavolo ora è stabilmente nella metà campo senese e Cruciani trova in spaccata il gol che riapre la partita all’85’. I quattro minuti di recupero danno speranza ai biancorossi, e infatti al 91’ Palma si inventa un missile nell’angolino basso per un incredibile pareggio. Nel finale Zambardi viene espulso per aver protestato per una inspiegabile decisione dell’arbitro: su una gomitata in area non viene fischiato rigore per fuorigioco, ma l’espulsione del giocatore senese sì. Si allunga quindi a sette, seppur con sei pareggi, la striscia di risultati utili per il Teramo; domenica sarà la volta della Lucchese, al Bonolis alle 15. Con una vittoria, la salvezza sarebbe matematica.
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